Volevo rassicurarvi, non sono stato vittima di un pogrom di bande di fannulloni dipendenti di Alitalia che mi hanno scovato qui in America, ne' raggiunto dalla temibile vendetta di Calafava e buttato nel calcestruzzo dell'ormai epico Mammozzone. Accidenti, il post sulla hostess Maruska che si lamentava che la costringeranno a lavorare per ben tre ore al giorno e con le resposabilita' che il ruolo ha (servire patatine, cocacola ogni tanto e un caffe'), ha avuto un numero incredibile di visitatori. Mentre la mia casa si popola di fantasmi, scheletri e zucche (i bambini si preparano ad Halloween) io sono in fase creativa. La fase creativa prevede la mia mente assorbita completamente nel progetto che vedra' la luce (speriamo) in due settimane.
In fase creativa mi esprimo a gesti e mugugni con il mondo esterno. Se mi chiedete "ue' Emigrante cusle' success con la crisi in America ?" vi risponderei "urgh".
Mia moglie, astuta, lo sa e se mi deve chiedere qualcosa di urgente a tavola prende l'Iphone (una meraviglia) e mi manda una email con un titolo tipo "An urgent issue". Io di solito abbocco e quindi rispondo. Per email si intende.
Prima o poi commento la crisi mondiale che stia affrontando. Nulla di nuovo, la mia generazione ormai e' assuefatta a queste periodiche ed epocali crisi. Ricordo senza sforzo la crisi delle Borse degli anni '90, il disastro delle dot com nel 2001, ed ora le banche. Non che abbia la minima compassione per le banche ed i loro manager.
Voster semper Voster
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