Questo post rende giustizia ad un eroe moderno, Romualdo Vovic, uno zingaro rumeno che un giorno agi' per la collettivita' e per l'estetica ma fu denunciato. Ecco la sua storia.
Romualdo a 23 anni non era colto, era andato a scuola fino alla prima elementare o come lui diceva "ho conseguito un master sull'alfabeto, somme e sottrazioni" e spesso dopo questa frase ci ruttava sopra e con un sorriso sgangherato se ne bullava.
E nel corso della sua vita Romualdo aveva messo a frutto con profitto soprattutto le sottrazioni, specie in abitazioni private, oppure palpando il posteriore dei turisti per fottergli il portafogli.
Si poteva dire insomma a tutti gli effetti che per i suoi genitori, famigliari ed amici Romualdo Vovic era un ragazzo venuto su proprio bene.
Un Sabato sera come tutti i ragazzi che lavorano nella sua tribu', si era ubriacato per poi lanciarsi sull'autostrada a 190 Km all'ora su un furgone fiorino rubato, tanto per vedere l'effetto che fa. Mentre sfrecciava su un ponte in contromano e con la testa fuori dal finestrino urlando ai passanti "bocchino, prozniac , fanculo riviolic gustran bocchinno" vide le luci in mezza all'acqua di Venezia. Fu immediatamente colpito (era un furgone delle poste di quelli grossi) e mentre lo portavano in ospedale urlando "bocchino, italiani stronsi, voluvovic patasgnac, penso' "ecco e' qui che voglio trasferirmi!".
Fu per tutte queste combinazioni che il Vovic si trovo' in quel fatal 16 Settembre del 2011 alla base del ponte di Calatrava a Venezia, intento come suo solito a grassare i turisti.
Mentre Romualdo era intento nel suo numero preferito che lui chiamava del "Tuca tuca culo e ruba portafogli" (era un fan di a Raffaella Carra') un vigile urbano comparve all'improvviso con intenzioni minacciose. Era la terza volta quel giorno che lo interrompevano sul piu' bello ed era a quel punto un po' arrabbiato.
Non appena il vigile se ne ando', Romualdo ormai incollerito si mise ad urlare "italiani stronsi, bocchino, patagnasgnac..e poi che ponte di merda e' questo, e' modi di fare ponte brutto e storto?".
Detto questo passo' ai fatti, e preso il piede di porco che portava sempre nei Fiorino rubati di sua proprieta' comincio a prendere a mazzate il ponte fino a staccarne un grosso pezzo di marmo.
Pronto a scappare dopo il gesto, grande fu la sua sopresa quando si accorse che una folla di veneziani si era radunata silenziosamente ad osservarlo.
Ed ancora piu' grande fu la sorpresa quando invece che bastonarlo, cominciarono ad applaudirlo ed abbracciarlo e dargli delle gran pacche sulla schiena. I veneziani erano commossi da quel gesto di rivolta estetica contro l'odiato ponte di Calatrava che oltre ad affondare il bilancio della citta' ne rovinava l'estetca, e che aveva provocato negli anni innumerevoli incidenti.
Fu quindi convinto di aver subito un' ingiustizia quando il vigile che aveva scatenato la sua furia iconoclasta lo arresto'. Il Vovic mentre lo portavavano in questura fu sentito urlare "Bocchino, italiani stronsi, patasgnac robvovnic.."
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Visualizzazione post con etichetta Mammozzone di Calatrava. Mostra tutti i post
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domenica 18 settembre 2011
mercoledì 28 ottobre 2009
S'e' rotto il Bay Bridge - C'era un turista italiano
La sosfisticata riparazione effettuata sul ponte lo scorso Labor day a base di colla UhUh non ha retto al tempo. Infatti dopo ben 50 giorni di fila senza incidenti un pezzo del Bay Bridge e' cascato ieri alle 5:30 del pomeriggio su alcune autovetture, senza per fortuna creare danni. In una delle macchine coinvolte si trovava Pepin Guardalben, veneziano in visita alla citta', che intervistato da una Tv locale ancora visibilmente sotto choc se l'e' presa ripetutamente con Santiago Calatrava, un architetto sconosciuto ai piu' ma ben noto ai lettori di questo blog. Il Guardalben infatti ha continuato ad esclamare alla TV che lo intervistava "Xe colpa di quel cojon dello spagnolo, Xe colpa di quel cojon dello spagnolo di sicuro!". Pare che il Guardalben sia reduce da un infortunio patito recentemente sul ponte veneziano disegnato da Calatrava, e che non si sia ancora del tutto ripreso dallo choc subito. Ieri l'ultima sua disavventura con i ponti.
Il Guardalben in serata, coadiuvato dal consolato italiano a San Francisco, e' stato sottosposto a cure intensive di Bianco delle Venezie e Valpolicella Doc. Tuttavia pare che fino a notte inoltrata abbia continuato a sacramentare contro il Calatrava .
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Il Guardalben in serata, coadiuvato dal consolato italiano a San Francisco, e' stato sottosposto a cure intensive di Bianco delle Venezie e Valpolicella Doc. Tuttavia pare che fino a notte inoltrata abbia continuato a sacramentare contro il Calatrava .
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Perche' mi andava di scrivere di
Mammozzone di Calatrava,
Storie
martedì 30 settembre 2008
l'Epopea del Mammozzone di Calatrava
Ormai ho deciso di creare una etichetta apposita (Mammozzone di Calatrava) per radunare tutte le vicende del più scalcagnato, brutto, costoso e problematico ponte di Venezia.
Dopo aver mandato mezza cittadinanza veneziana all'ospedale grazie ai gradini messi a capocchia, la sollevazione popolare costringerà il "geniale" architetto valenziano a rimuovere i gradini a dimensione variabile per mettere al loro posto dei banali gradini di misura costante, che chiunque posso attraversare senza problemi. Pare che un rattristato Calalazampa abbia rassicurato che lui in un massimo di due notti fa tutto.
E' un missile? E' un meteorite? No! E' Calatrava!
Sarà, ma io mi attendo un colpo d'ala dal nostro. Cosa si inventerà mai il vulcanico spagnolo questa volta per sostituire i gradini? Un superficie da attraversare con le pattine? Un ponte a gradini di cioccolata?
Intanto nuovi guai si profilano all'orizzonte, pare che i parapetti del mammozzone di cemento sia una vera trappola per ciechi.
Ma tranquilli, lo spagnolo e' già sul tavolo da disegno pronto a partorire mirabolanti soluzioni che se non risolveranno il problema almeno ci consentiranno una sana risata (amara si intende).
Chissà perchè mi sento che non finisce qui.
Voster semper Voster
Dopo aver mandato mezza cittadinanza veneziana all'ospedale grazie ai gradini messi a capocchia, la sollevazione popolare costringerà il "geniale" architetto valenziano a rimuovere i gradini a dimensione variabile per mettere al loro posto dei banali gradini di misura costante, che chiunque posso attraversare senza problemi. Pare che un rattristato Calalazampa abbia rassicurato che lui in un massimo di due notti fa tutto.
E' un missile? E' un meteorite? No! E' Calatrava!
Sarà, ma io mi attendo un colpo d'ala dal nostro. Cosa si inventerà mai il vulcanico spagnolo questa volta per sostituire i gradini? Un superficie da attraversare con le pattine? Un ponte a gradini di cioccolata?
Intanto nuovi guai si profilano all'orizzonte, pare che i parapetti del mammozzone di cemento sia una vera trappola per ciechi.
Ma tranquilli, lo spagnolo e' già sul tavolo da disegno pronto a partorire mirabolanti soluzioni che se non risolveranno il problema almeno ci consentiranno una sana risata (amara si intende).
Chissà perchè mi sento che non finisce qui.
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Perche' mi andava di scrivere di
Mammozzone di Calatrava
domenica 28 settembre 2008
Calatrava ed il ponte a Paella
Scrivevo tempo fa di quella schifezza costosa fatta fare dalla giunta Cacciari a Venezia ad un architetto spagnolo con il nome da film di Toto' e Peppino. Calalatrippa... cioe' Calalaputrella ha per 12 milioni di euro fatto uno svincolo autostradale sul Canal Grande. Ma siccome non gli bastava, il diabolico valenciano che ti inventa? ispirandosi alla paella l''estroso Calalavacca ...cioe'...Calalapurga fa un bel mix di gradini sul ponte (..un po' di pollo, un po' di cozze , un po' di calamari); uno grande e due piccoli, un gradino qui larghissimo e li' uno medio. In pratica se lo attraversate siete costretti a saltare un gradino dopo l'altro come se giocaste a campana per attraversarlo.
Quindi l'illuminato sindaco non solo si trova un ponte che fa impallidire lo stile architettonico degli svincoli autostradali di Sesto San Giovanni, ma anche una trappola che ha gia' causato un numero elevato di fratture ai cittadini, che immagino gli faranno causa.
Ribadisco, se davate 100 mila euro al mio muratore vi faceva pure i gradini giusti.
Mala Tempora Currunt
Voster semper Voster
Quindi l'illuminato sindaco non solo si trova un ponte che fa impallidire lo stile architettonico degli svincoli autostradali di Sesto San Giovanni, ma anche una trappola che ha gia' causato un numero elevato di fratture ai cittadini, che immagino gli faranno causa.
Ribadisco, se davate 100 mila euro al mio muratore vi faceva pure i gradini giusti.
Mala Tempora Currunt
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Perche' mi andava di scrivere di
Mammozzone di Calatrava
venerdì 12 settembre 2008
Parafrasando Aldo Giovanni e Giacomo : "Se davano 100 mila euro al mio muratore gli faceva anche le unghie"
Ieri sera a Venezia hanno inaugurato clandestinamente un ponte, praticamente nottetempo. Solo i muratori hanno organizzato un rinfresco con crodino non di marca e patatine. Come, mi sono chiesto, in Italia si inaugura qualcosa senza fanfare, infiniti blabla di politici magnaroni e senza Presidente della Repubblica con una legione di corazzieri?
Se leggete l'articolo scoprite che e' costato 12 milioni di euro. Considerando che Venezia ha 354 ponti , Cacciari avrebbe avuto bisogno di piu' di 4 Miliardi di euro per fare (solo) i ponti di Venezia!! E che porcheria ha fatto fare a 'sto architetto catalano che incredibilmente fa di cognome Calatrava. I catalani dovrebbero cucinare aragoste, non fare ponti.
Sembra un cognome come quelli nei film di Toto' e Peppino, dove Peppino verrebbe chiamato da Toto'; Calalaputrella, Calalavecchia o Calalavacca.
Un ponte cosi' lo si fa per la Martesana a Cernusco sul Naviglio. Oppure a Coccomaro Scrivia. Ma non sul Canal Grande a Venezia. Sembra un cavalcavia autostradale.
Era troppo demode' riprendere i progetti dei ponti piu' belli, e farli rifare identici?
Nella foto in basso, la porcheria di Calalafava.

Voster semper Voster
P.S.
Un lettore sempre attento, mi segnala che Calalatrippa cioe'...Coso..Calalavecchia .... cioe'.. Calatrava e' nato a Valencia (per la precisione a Banimamet). Potrei rispondere come faceva Max Bunker : "Nun ce rompete". Io invece vi suggerisco di correggere da voi, nella lettura, la frase " I catalani dovrebbero cucinare aragoste, non fare ponti" con "I valenciani dovrebbero cucinare la paella, non fare ponti".
Se leggete l'articolo scoprite che e' costato 12 milioni di euro. Considerando che Venezia ha 354 ponti , Cacciari avrebbe avuto bisogno di piu' di 4 Miliardi di euro per fare (solo) i ponti di Venezia!! E che porcheria ha fatto fare a 'sto architetto catalano che incredibilmente fa di cognome Calatrava. I catalani dovrebbero cucinare aragoste, non fare ponti.
Sembra un cognome come quelli nei film di Toto' e Peppino, dove Peppino verrebbe chiamato da Toto'; Calalaputrella, Calalavecchia o Calalavacca.
Un ponte cosi' lo si fa per la Martesana a Cernusco sul Naviglio. Oppure a Coccomaro Scrivia. Ma non sul Canal Grande a Venezia. Sembra un cavalcavia autostradale.
Era troppo demode' riprendere i progetti dei ponti piu' belli, e farli rifare identici?
Nella foto in basso, la porcheria di Calalafava.

Voster semper Voster
P.S.
Un lettore sempre attento, mi segnala che Calalatrippa cioe'...Coso..Calalavecchia .... cioe'.. Calatrava e' nato a Valencia (per la precisione a Banimamet). Potrei rispondere come faceva Max Bunker : "Nun ce rompete". Io invece vi suggerisco di correggere da voi, nella lettura, la frase " I catalani dovrebbero cucinare aragoste, non fare ponti" con "I valenciani dovrebbero cucinare la paella, non fare ponti".
Perche' mi andava di scrivere di
Mammozzone di Calatrava
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