giovedì 29 agosto 2013

Appunti sparsi su Las Vegas

Sono appena tornato nella Bay Area da Las Vegas, e ribadisco che e' un posto (citta'?) che detesto ferocemente. A futuro memento fatemi puntualizzare:

1) E' un posto triste
Con orde di redneck (cafoni) che la affollano alla ricerca di divertimenti pacchiani ed esosissimi, ristoranti per lo piu' di plastica, come le tette delle modelle che lascive invitano da ogni dove ad assistere a spettacolini di streptease o soft porno. Naturalmente vi e' qualche eccezione tra i ristoranti (provate il giapponese "Japonais" al Mirage e poi ringraziatemi per la dritta) e le tette (ehm!).

2) Per disgraziati
Ho contato almeno 5 tizi su sedia a rotelle, ossigeno ed infermiere al seguito che li trascinavano verso i tavoli da gioco. Mi e' incomprensibile come uno che stia per tirare le cuoia voglia spendere gli ultimi giorni della vita a Vegas.

3) Con degli ottimi Buffet
Dove alloggiavo questa volta (il Red Rock Resort strategicamente lontano dalla strip dei grandi alberghi, dunque ottimo per business convention prive di distrazioni) con 6 dollari (sei) vi consentiva di mangiare tutto il cibo  che vi andava scelto da kilometrici vassoi colmi di carni, pollame, pizza, 'giapponese', 'cinese', e dolci. Se aggiungevate 3 dollari potevate anche avere una bibita a scelta.
So di persone che vanno in vacanza a Vegas solo  per abbuffarsi nei buffet degli alberghi. Raccomandatissimo il buffet del Bellaggio, sebbene si aggiri sui 30 dollari circa, e quello del RIO che ha il famigerato buffet di aragosta.

4) Pazzi
Solo dei pazzi vanno a Vegas ad Agosto, oppure chi come me viene pagato per farlo. Di giorno e' praticamente impossibile respirare per via del caldo ed il tasso di ozono. Di sera e' quasi (quasi) fattibile.
Non vi resta quindi che infilarvi negli alberghi ed immergervi nelle loro atmosfere surreali.
Dopo un po' troverete normale passare da Bellaggio alla Roma del Caesar  solo per un gelatino o per pisciare.


Voster semper Voster
ACuiPiaceIlGelatino Emigrante



lunedì 26 agosto 2013

Las Vegas

Ineluttabile come una tassa, eccomi a Las Vegas. E non sono nemmeno in un pacchianissimo hotel sulla strip ma in un resort appena fuori citta'.  Pensatemi molto mentre navigo per stanze fumose, tra gente vestita in maniera pacchiana ed intossicato da cattivo cibo. E come se non bastasse ho ore ed ore di presentazioni a teste di legno che non capiranno un fico secco di quello che diro'.
Per fortuna mi portano la colazione in camera.
Voster semper Voster

martedì 20 agosto 2013

Un italiano a New York

Se foste in downtown, Manhattan New York, e vedeste passare uno vestito da golf, in total black look, con camminata internazionale, che fischietta qualche canzone dei Ricchi e Poveri ( mado' che premessone,  prendete fiato..),  bene potrei essere io.
Nel caso dichiaratevi !
Voster semper Voster

giovedì 15 agosto 2013

Breve intervista ferragostana con me stesso

In occasione del Ferragosto, L'intera redazione del blog ha deciso di non osservare con la  tradizionale abbuffata la festività, ma con spirito di servizio  si è  riunita in sessione plenaria ed ha deciso di porre alcune selezionate domande all'Emigrante:
- R:  Ciao Emigrante
- E:  Ciao 
- R:  Come Va?
- E:  Tagliamo corto con i preliminari? Non ti sembra gia' strano che mi stia auto intervistando?  
- R:  E che caratteraccio!  Comunque, volevamo sapere, come passerà il Ferragosto l'Emigrante?
- E: Esattamente nello stesso, stessissimo modo degli ultimi 6 anni, sono un tradizionalista
- R: E cioè?
- E : Lavorando come una bestia, {mode  chic, mondano ed internazionale ON},  Sai ho delle presentazioni  a New York e Las Vegas nelle prossime due settimane.{mode off}
- R: Come come? Non  festeggi il Ferragosto?
- E : in America il Ferragosto non è una mazza, e non si festeggia. È un giorno feriale!
- R: Ah, capito! Passiamo a domande personali, quale è il segreto della tua bellezza?
- E: Ma nulla, sono nato così, ed ogni tanto  uso la crema al melone francese di Cindy Crawford
- R: E'difficile coniugare il ruolo di sex symbol e di mogul della tecnologia?
- E: in generale lo sarebbe, ma a me viene spontaneo
- R: Grazie per l'intervista ed in generale di esistere , Emigrante!  A nome dell'intera redazione!
- E : Prego, ho io una domanda per concludere..
- R : Ma prego! Bello, affascinante e potente come sei ne hai ben diritto..
- E : Che ne dici se  ora se la smettiamo di fare i pisquani su Internet ed andiamo a correre?
- R : Sì, forse è meglio.

Passatemi un buon ferragosto e non esagerate con il cocomero eh?
Voster semper Voster

martedì 13 agosto 2013

Il patacchino

Come se niente fosse, vigliaccamente, ecco un temutissimo momento che tutti gli espatriati di lungo corso devono prima o poi affrontare; rinnovare il passaporto all'estero.
Qui a San Francisco e' relativamente facile, vai sul sito del consolato, scarichi il modulo e  lo compili, lo spedisci firmato insieme ad altri documenti.   Ed attendi pochi giorni dopo la chiamata che ti fissa l'appuntamento per ritirarlo, non prima  di aver devoluto alla nostra bella e cara Italia 104 dollari e 40 cents.
Devo dire che l'intero processo e' semplice e veloce ed il consolato di San Francisco e' veloce ed efficiente (bravi!). In12 giorni ho rinnovato il passaporto.
Ma l'esperienza e' stata buffa, grazie ad un romagnolo. Io ero li' che aspettavo il mio turno  fischiettando funniculifunnicula' (e' che io mi immedesimo nell'italo americano),  quando qualcuno busso' violentemente alla porta. La porta si apri' ed una coppia trafelata si precipito' all'interno.
"Aiuto , mo mi serve aiuto, c'ho un problema grosso" fa lui ignorando completamente la coda e recandosi allo sportello. Ricacciato in malo modo dall'impiegato ed invitato a fare la coda, di malavoglia si mette in coda, e comincia a farugliare qualcosa che sembrava una litania romagnola che piu' o meno faceva " 'tacchino, ho perso  il 'tacchino". A questo punto spero che non mi chiamino prima che il romagnolo presenti il suo caso davanti all'impiegato.
Arrivato finalmente il suo turno, e con  un vocione che era difficile ignorare, eccolo sciorinare un autentico pezzo di cabaret:
- ".. mo' 'scolta sono in guai grossi, ho perso il patacchino"
- "Ha perso cosa?" fa l'impiegato un po' sorpreso.
"ho perso il patacchino della patente!"
"E  che e' 'sto patacchino?"  chiede  l'impiegato
-"mo quel patacchino che ti mettono sopra quando ti danno la patente. A Cesena l'avevo , quando son arrivato qui mi son accorto di aver perso il patacchino"
- "non si preoccupi, qui nessuno le chiedera' il patacchino" fa l'impiegato con invidiabile flemma
-"mo e' sicuro che non mi faranno storie al noleggio auto, vedendo la patente senza patacchino?", un  poco convinto romagnolo chiosa
- "lei non dica nulla che c'era un patacchino, e vedra' che non se ne accorgeranno. Nel caso gli dica che il consolato italiano sa che lei ha smarrito il patacchino".

Uscito "patacchino" ho riso per buoni due minuti, insieme all'impiegato.

Voster semper Voster
CheNonSaSeHaIlPatacchino Emigrante

domenica 11 agosto 2013

A New York State of Mind


"Same folks like to get away, take a holiday from the neighborhood..Hop a flight to Miami Beach or to Hollywood.
But I'm takin' a Greyhound on the Hudson River line.
I'm in a New York state of mind."

Accendo una sigaretta con un minerva, e ne aspiro le prime boccate dall'aroma vagamente del legno. Osservo il fumo azzurrino perdersi nella stanza semi buia, e torno a guardare le luci della strada  dal grattacielo in cui mi trovo, scorrono veloci. Una musica di sottofondo inasprisce  la tristezza  che mi assale ogni fottuta domenica sera, quando infine  il sole perde la sua battaglia quotidiana con le tenebre.
Mi allento la cravatta ed aspiro dalla sigaretta. Una stanchezza atavica mi pervade.

" I've seen all the movie stars in their fancy cars and their limousines.
Been high in the Rockies under the evergreens. I know what I'm needin', and I don't want to waste more time. I'm in a New York state of mind.
........
I'm in a New York state of mind"

Il mio pensiero si fa cinico e sofisticato. Ed immagino complicati scenari, e raffinate vendette. La mia mente per qualche ragione pensa  a Bruto ed alle Idi di marzo. Io sono Bruto, io sono Alessandro Magno.  E di Leonida ed i suoi trecento l'erede.

"But now I need a little give and take
.........
I'm just taking a Greyhound on the Hudson River line.
Cause I'm in a, I'm in a New York state of mind"

Poi mi arrendo al mio nulla, e mi lascio trasportare dal reo tempo fino  alla fine dei miei giorni. Ma non oggi. Per adesso butto la sigaretta e resto nel mio New York State of Mind.


Ora siete liberi se vi va di ascoltare qui  New York State of Mind, e rileggermi e rileggermi mentre ascoltate quella canzone.

Voster semper Voster

venerdì 9 agosto 2013

L'angolo dei lettori

Come forse sapete se mi leggete da un po', se mi scrivete la solita email in cui mi chiedete "come faccio a trasferirmi in America?" oppure mi mandate un Cv, e' praticamente certo che non vi rispondero'.
Perche' mai dovrei perdere tempo con voi se non avete voglia nemmeno di fare qualche ricerca su Internet prima di fare domande scontate le cui risposte trovate ovunque.
In genere rispondo laconicamente, e  con generici incoraggiamenti a cui per lo piu' non credo, a chi e' giovane ed entusiasta.
Oggi pero' rispondo collettivamente ad un po' di email:

Antonello, non credo sia possibile che tu trovi lavoro legalmente in America come autista o cameriere. Stattene a casa, non ne vale la pena.

Caro Stefano "incastrato dal sistema italiano", e con una laurea in ingegneria ambientale, temo tu abbia una laurea poco appetibile sul mercato americano. Non ho idea nemmeno di che faccia un ingegnere ambientale. Ai mie tempi noi  ingegneri studiavamo per costruire ponti, chip, software, macchine. Se vuoi venire in America vienici conla prospettiva di studiarci e lavorare.

Noemi di 22 anni, no! Non prendere un aereo e presentarti qui nei ristoranti per un lavoro, ti aspetterebbe una vita per nulla facile.

Marco M, io ho studiato nella business school di  Berkeley per un Master in BA, da graduate. In generale devi sostenere un esame di ammissione specifico per laureati (G-Mat e' chiamato), avere un curriculum lavorativo significativo (possibilmente con buone referenze) e sostenere spese nell'ordine dei 50 mila dollari (o piu') per anno accademico.

Marco studente di architettura, non ho ben capito che mi stai chiedendo, se un consiglio di viaggio per il 2014 o di vita futura. Comunque su un sacco di siti ti dicono quanto costa avere in leasing una macchina.

Adriano M., una volta un filosofo tedesco scrisse :"Mio caro amico non ho tempo di scriverti una lettera corta, percio' te ne scrivo una lunga". Non leggo email autobiografiche  di 3 pagine di testo scritte fitto fitto

Simone M non ho capito che mi stai chiedendo, a parte menzionare una lista di PHD che vorresti frequentare. Se hai una domanda falla.

Studente romano del politecnico, lavorai in passato per  Cisco, l'Mba mi fu pagato dall'azienda, sono stato trasferito da executive dalla mia azienda, ma quanto ho in banca non te lo dico.

Marta C. io non sono scappato dall'Italia, mi sono trasferito in un grande paese. Hai 18 anni, prima pensa a laurearti poi a 'scappare'. Non si 'scappa' da messicani, e' antieconomico.

Se vi aspettate una risposta, chiedetemi cose sensate o scrivetemi email carine! Oppure allegati assegni sostanziosi.

Voster semper Voster



martedì 6 agosto 2013

Come Un Circense Pelato in Babydoll

Capita a volte all'Emigrante  di parlare davanti delle celebrita' o uomini incredibilmente ricchi e potenti. Il piu' delle volte in queste circostanze all'Emigrante fanno fare  l'imbonitore circense; avete presente il tizio con i baffoni pelato  con su una specie di babdydoll nero scollato,  che attirava nei tendoni dei circhi del primo novecento gli astanti? Ecco io sono praticamente identico.

Venghino siori e siori , entrino che e' tutto una meraviglia; abbiamo la donna barbuta, l'uomo ragno, l'uomo a due teste oggi no che e' a casa perche' ha il cimurro.

E poi a volte l'uomo pelato mangia il fuoco e lo sputa. Insomma avete presente? Ecco a volte cosi' mi sento.
Voster semper Voster
VenghinoSioriVenghino Emigrante

venerdì 2 agosto 2013

Il Destino Vi Sta Giocando Ancora

Siete arrivati su questa pagina per causa mia, tanto vale mi presenti. Io sono il Destino, si' proprio quel destino, quello che nonostante tutti i vostri sforzi e la vostra attenta pianificazione vi ha cambiato la vita piu' di una volta, alterando piccole e spesso  insignificanti circostanze.
Se vi ha detto bene vi ho fatto perdere un treno o un autobus, o vi ho rimandato un esame. Ma  potrei avervi fatto molto di peggio, sapete che intendo, niente di personale.
Se volete immaginarmi, e voi umani siete cosi' legati alla fisicita', immaginatemi un signore alto e distinto sui 50 anni, porto sempre un cappello e mi chiamo Rodolfo. Si' mi chiamo proprio cosi'; Rodolfo.

Ma non affannatevi a provare a riconoscermi quando vi saro' accanto,  non ve ne accorgerete ne' vi accorgerete del mio 'tocco'.

Mi aggiro tra di voi distratto ed invisibile  per lo piu' finche' qualcuno non mi attrae.
Ecco per esempio poco prima un tizio stava mettendo in moto una macchina che lo doveva portare in aeroporto, ma con un mio "tocco" lui manda un sms ed una donna si sposa.
Oppure quel ragazzo biondo cosi' serio che aspetta ora l'autobus, poco fa gli ho fatto perdere il metro' che l'avrebbe portato sano e salvo a casa. Non sono cinico ne' baro, sono solo Rodolfo il Destino.
E vi ho appena  fatto perdere tempo  a leggere questo post che inneschera' per alcuni di voi conseguenze significative nella vita futura.

Vi ho giocato ancora.

Voster semper Voster
Rodolfo Emigrante