domenica 18 settembre 2011

Ingiustizia

Questo post rende giustizia  ad un eroe moderno, Romualdo Vovic, uno zingaro rumeno  che un giorno agi' per la collettivita' e per l'estetica  ma fu denunciato.  Ecco la sua storia.

Romualdo  a 23 anni non era colto, era andato a scuola fino alla prima elementare o come lui diceva  "ho conseguito un master sull'alfabeto, somme e sottrazioni" e spesso dopo questa frase ci ruttava sopra e con un sorriso sgangherato se ne bullava.
E nel corso della sua vita Romualdo aveva messo a frutto con profitto soprattutto le sottrazioni, specie in abitazioni private, oppure palpando il posteriore dei turisti per fottergli il portafogli.
Si poteva dire insomma a tutti gli effetti  che per i suoi genitori, famigliari ed amici Romualdo Vovic  era  un ragazzo venuto su proprio bene.
Un  Sabato sera come tutti i ragazzi che lavorano nella sua tribu', si era ubriacato  per poi lanciarsi sull'autostrada a 190 Km all'ora su un furgone fiorino rubato,   tanto per vedere l'effetto che fa.  Mentre sfrecciava  su un ponte in contromano e con la testa fuori dal finestrino urlando ai passanti "bocchino, prozniac , fanculo riviolic gustran bocchinno" vide le luci in mezza all'acqua di Venezia. Fu immediatamente colpito (era un furgone delle poste di quelli grossi) e mentre lo portavano in ospedale urlando "bocchino, italiani stronsi,  voluvovic patasgnac,   penso'  "ecco e' qui che voglio trasferirmi!".
Fu per tutte queste combinazioni che il Vovic si trovo'  in quel fatal 16 Settembre del 2011 alla base del ponte di Calatrava a Venezia, intento come suo solito a grassare i turisti.
Mentre Romualdo era  intento nel suo numero preferito che lui chiamava del "Tuca tuca culo e ruba portafogli" (era un fan di  a Raffaella Carra') un vigile urbano  comparve all'improvviso con intenzioni minacciose. Era la terza volta quel giorno che lo interrompevano sul piu' bello ed era a quel punto un po' arrabbiato.
Non appena il vigile se ne ando', Romualdo ormai incollerito  si mise ad urlare  "italiani stronsi, bocchino, patagnasgnac..e poi  che ponte di merda e' questo,  e'  modi di fare ponte brutto e storto?".
Detto questo passo' ai fatti,  e preso il piede di porco che portava sempre nei Fiorino rubati di sua proprieta'  comincio a prendere a mazzate il ponte fino a staccarne un grosso pezzo di marmo.
Pronto a scappare dopo il gesto,  grande fu la sua  sopresa quando si accorse che una folla di veneziani si era radunata  silenziosamente ad osservarlo.
Ed ancora piu' grande fu la sorpresa quando invece che bastonarlo,  cominciarono  ad applaudirlo ed abbracciarlo e dargli delle gran pacche sulla schiena. I veneziani erano  commossi da quel gesto di rivolta estetica contro l'odiato ponte di Calatrava che oltre ad affondare il bilancio della citta' ne   rovinava  l'estetca, e che aveva provocato negli anni innumerevoli incidenti.
Fu quindi convinto di aver subito un' ingiustizia quando il vigile che aveva scatenato  la sua furia iconoclasta lo arresto'. Il Vovic mentre lo portavavano in questura fu sentito urlare "Bocchino, italiani stronsi, patasgnac robvovnic.."
Voster semper Voster

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Ti dirò di più...quando i venexiani ( me compresa ) chiedevano ragione al Comune e al barbuto dottissimo Sindaco della spesa sostenuta per il Fronte di Calatrava ( i caduti sono pari a quelli della Battaglia della Somme ), e delle linee fantascientificoavvenieristiche approvate dal Munifico Uffizio dell'Edilizia e della Soprintendenza del Gradino Impazzito...beh...come ti reagiva l'eletto cugino Itt? Alzava il folto soppracciglio e tacciava di ignoranza estetica l'ardito comitato protestante." Sanno solo andare a bacari, questi venexiani" Del resto Costui ha dissertato sul sesso degli Angeli. Avesse dissertato sul sesso e basta, magari si sarebbe fatto meno pippe mentali e Calatrava sarebbe rimasto a progettar altrove. Io, che pur mi ritengo giovane, ciabatto sul Fronte venti centimentri alla volta, alla bradipo titubante,incerta se quella lastra verde che distinguo a malapena nella nebbia sia, nell'ordine:
    -un buco sul sottostante canale, per permettere ai frettolosi di raggiungere più rapidamente Piazzale Roma.
    - una lastra di ghiaccio insidiosa ( e la mano corre al K.S.V.S., kit di sopravvivenza del venexiano superstite, che comprende SEMPRE almeno UN REMO,un lanciarazzi segnaltico d'emergenza, un paio di stivali da pescatore alla coscia e un paio di pattini da ghiaccio chènonsisamai )
    - la famigerata lastra di vetro fintotrasandato sulla quale decinaia, machedicodecinaia, centine e migli di pensionati e turisti son stramazzati a pelle d'orso per poi risollevarsi con un ardito carpiato ninja e guardarsi intorno nella speranza che i 18.000 presenti non abbiano notato nulla( il Vigile che ha arrestato Romulado è ancora lì, sorridente, e garantisce che si tratta di iniziativa comunale volta a garantire i 20 minuti di attività fisica di cui ogni umano necessita a tutela della propria salute). Potrei scrivere un libro sulle maledizioni in dialetto che aleggiano sul ponte ( colorite e acutissime), ma anche sulla giunta spocchiosa che non sa andare a bacari.Vabbè. Per quanto riguarda Romualdo Vovcic Patasgnak : nel mio sogno è stato intercettato da una squadra di VSI ( Venexiani Superstiti davvero Incacchiati) che dal kit hanno estratto la mazza chiodata anfibia e gli hanno fatto passare la voglia di sgommare nella nostra amatissima città con vocazione pedonale. Ops. Non dovevo dirlo? Dovevo capire il contesto socio-culturale in cui è cresciuto e che non gli ha permesso di sviluppareha le proprie potenzialità? Così dicono. Ma il sogno è mio e me lo gestisco io.
    Ave atque Vale, Sagax Emigrans

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono accettati, se non violano le leggi americane o italiane. Tutto cio' che non e' un commento (spam, offese, richieste, etc) oppure mi infastidisce verra' cancellato.