sabato 26 marzo 2011

U Petruvannero

Un sabato mattina di un piovoso Marzo nella tranquilla e silenziosissima Lafayette, California, East Bay di San Francisco. Piove tanto e tutto e' avvolto in un  calmo ed ovattato  silenzio sul Contra Costa Trailer.
O almeno lo era fino ad ora.
Una strana litania in una oscura lingua rompe l'umido silenzio:
"Ma vafanculo strunzo , proprio mo' avivi a nisciri? Ma a teni cu mia? E tutto u iornu ca chiovi e mo nisci?"
E' un tizio moro  vestito da runner a pronunciare quelle misteriose frasi, rivolto  al sole  che ha appena fatto capolino. Se qualche indigeno  le ha udite  ha  certamente ipotizzato  trattarsi di uno oscuro rituale pagano di saluto al sole.
...
Nello strano linguaggio figurato  di mia madre, u Petrovannero (penso l'etimologia sia Pietro Vannero) e' definito colui il quale e' uso  sfogare  spesso la sua rabbia imprecando salacemente in dialetto ad alta voce contro tutti gli dei dell'olimpo.
Voster semper Voster
UPetruvannero Emigrante

1 commento:

  1. "Vanneru" credo si riferisca al "vanniare", le classiche urla di mercato popolare...

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