Poi si lamentano che uno si da' alla caccia

Stamane Alle 5 del mattino era ancora buio. L'alba si sarebbe fatta solo mezz'ora piu' tardi. Mentre correvo ero immerso in riflessioni che spaziavano dalla critica filosofica allo strutturalismo  all'analisi della situazione difensiva dell'Inter (oh, che ci posso fare se ho una dinamica del pensiero estesa?).
Insomma correvo nell'oscurita' con pochi pensieri e  confusi.
Ad un certo punto ecco che la mia corteccia celebrale, affinatasi in ere in cui gli umani erano ancora prede, mi trasmetteva un impulso che piu' o meno diceva "ue' Terun, Fa balà l'öcc !"".  Tra l'altro non mi sono mai spiegato perche' ho una corteccia celebrale che parla milanese ed e' un po' anti meridionale.
Tuttavia la mia corteccia sara'  leghista,  ma aveva ragione nel dirmi di stare attento, infatti dopo qualche secondo sento distinatemente  il rumore di qualcosa di grosso che si muoveva  velocemente nel boschetto che affianca il percorso dove stavo  correndo.
Immediatamente valuto la situazione ed elenco le possibili specie pericolose che infestano la zona:
-leone di montagna
-coyote
- messicano di  gang
Mentalmente mi preparo al peggio, e mentre   mi immagino  smembrato e venduto a trance a Mexico City a facoltosi imprenditori di mezza eta' desiderosi di  un corpo da atleta  (vabbe' me la sto tirando lo ammetto), ecco accendersi una luce di un giardino ed illuminare   un paio di grosse corna sotto cui riconosco senza esitazione il cervo Mamozio.
Passato lo spavento, mi sono cosi' incazzato  che ho cominciato ad inseguire il cervo per prenderlo a calci in culo. E lo sapete che corro veloce. Per un po' infatti Mamozio sembrava in difficolta' e lo stavo quasi agguantando per comminargli la giusta punizione (i calci in culo),  quando  Il marrano si e' salvato infrattandosi nel boschetto.
Voster semper Voster