Critica alla societa' manageriale

Una volta vi era il comunismo. Mori' nel 1989. Ed il sistema capitalista. Mori' nel 2009.
Oggi rimane solo il managerialismo (spero di aver coniato un neologismo).
Il managerialismo ha un obiettivo ideale ed uno scopo per chi si identifica in esso.
L'ideale e' diventare un anziano 60 enne alcolizzato ritiratosi a vita privata in un paradiso tropicale di vetro e cemento, in una comunita' chiusa simile ad una prigione, dove suda per l'umidita' 363 giorni all'anno. E con una bionda e plasticata compagna di 25 anni, intercambiabile, che tromba grazie al massiccio ricorso al Viagra. Naturalmente riempira' le sue inutili giornate giocando da ubriaco a golf con altri sfaccendati.
Ecco per realizzare questo scopo di relativamente pochi individui, a milioni hanno perso (o perderanno) il lavoro, o i risparmi investiti nei fondi pensione.
Un capitalista aveva come obiettivo di far fruttare in eterno il suo investimento.
Un manager ha come obiettivo le commissioni del trimestre e le stock option dei tre anni, che hanno come facili implementazioni un'irresponsabile globalizzazione ed una spericolata gestione di breve o brevissimo respiro.
fa riflettere che la borsa americana complessivamente ha la stessa capitalizzazione (in parole povere valore) del 2002, e poche sono le aziende che pagano dividendi. Il che significa che qualcuno si e' fregato per un decennio i profitti di enormi multinazionali globali. E che lo scopo unico di esistenza di queste aziende e' stato quello di generare commissioni per il management. Questo qualcuno sono i manager, autentici parassiti aziendali per lo piu' inutili (con poche eccezioni).
Siamo sicuri che vogliamo essere schiavi di tizi che sognano di invecchiare per dare mazzate ad una pallina?
Niente, non fateci caso, c'e' la nebbia e mi incupisco e divento biloso
Voster semper Voster
IoGiocoAGolfESonoUnManager Emigrante