Siccome vi so scettici che l'Emigrante possa essere sopravvissuto al party open bar in quel di Vegas, ebbene vi scrivo per rassicurarvi che non solo non sono morto ma credo di aver evitato la cirrosi epatica anche questa volta.
Nonostante quelli dello sciccosissimo "Lavo" (sostantivo, no predicato verbale) le abbiano provate tutte per far capitolare l'Emigrante.
Provarono prima con un Rieslieng aromatico e per nulla sapido e poi astuti con un elegantissimo Merlot di Napa Valley. Ma quando sull'immensa terrazza sullo strip di Vegas mi presentarono trionfanti uno Chateau Lafitte Rothschild 2006, per un solo secondo di piacevole frescolino del deserto del Nevada mi sono sentito in pace e ben disposto con il mondo. E pronto ad arrendermi.
Poi per fortuna e' passato.
E stasera secondo party, molto meno formale e piu' rilassato, ma ancora con open bar. Se non riceveste aggiornamenti nei prossimi sei mesi sappiate che e' probabile che il mio fegato abbiamo fatto "schioppete". Ed io con esso.
Voster semper Voster
CheCiAbbineresteConCotantoVino Emigrante?
mercoledì 23 febbraio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
posso dire una cosa? tua moglie è una santa...mandarti a Las Vegas da solo e a questi party poi...
RispondiEliminaeheheheheh Eleonora.....mi associo! :-)))
RispondiEliminaEleonora
RispondiEliminaNon e' che ci vengo a folleggiare a Vegas, ma per lavoro. Intendo anche nei party, sono ben coscio di esserci in una funzione aziendale.
FB
Ma che ti associ?:-)