Il Rosso era entrato a prendersi da mangiare che non era ancora la mezza. Un pasto caldo era sempre assicurato li', carne patate e vegetali a buon mercato purche' non si facesse troppo gli schizzinosi sulla qualita' e la provenienza degli alimenti serviti.
Il Rosso poteva avere tra i 15 ed i 40 anni giacche' la scarsa igiene personale evidente in volto ne confondeva i tratti, e la sua faccia da furbo povero doveva aver visto parecchie schifezze. Di sicuro non aveva perso tempo a lavarsi alzandosi al mattino, ne' a pettinarsi.
Bisogna dire tuttavia che i suoi ispidi ed incolti capelli che svettavano sulla sua testa irregolare ben si armonizzavano con la faccia da furbo povero.
Un povero con capelli rossi e ispidi e con la faccia da guaglione navigato, in un quartiere pericoloso e cencioso abitato da un'umanita' dolente, arrabbiata e senza speranza di redenzione. Una societa' che non e' rurale ma nemmeno industriale dove i poveri mangiano male e se si ammalano non ricevono cure. I bambini lasciano presto la scuola per seguire promesse di bella vita che qui si declina invariabilmente con finire sparato o in galera.
Non e' la Londra di Dickens dell'Ottocento ma Oakland nel 2009. Il Rosso stava prendendo un Hamburger da Burger king.
Voster semper Voster
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