mercoledì 8 dicembre 2010

Quello che gli uomini non dicono

<<Si accomodi, l'Ingegnere F. sara' da lei tra qualche minuto>>

Era cominciato cosi' il colloquio per la donna, tutto nella norma.
l'Ingegnere era arrivato infine, algido e professionale, e vagamente incazzato.Solo un po' piu' giovane di quanto si aspettasse.

<<Vuole un posto nel Marketing? Mi convinca ad assumerla>>

Bla, bla , bla l'uomo non seguiva piu' il discorso articolato e ben preparato della donna, aveva fatto l'errore di guardarla negli occhi (verdi!) per un secondo di troppo, e vi era rimasto intrappolato.
In tutto quel verde intenso e brillante si era smarrito ed era tornato tredicenne a quando l'aveva vista per la prima volta.
Bionda, sedici anni ed in terza liceo. Il tempo scorreva diversamente in sua presenza, ed il mondo sembrava accomodarsi mollemente a rendere lieve il suo cammino. In pratica Lorenza, cosi' si chiamava, era una divinita' inarrivabile per un timido liceale.
In seguito gliel' avevano pure presentata, e lei graziosamente aveva perso almeno 3 secondi per allungargli la mano distrattamente.
Ricordava di essersi spacciato anche per comunista per partecipare alle riunioni in sala studenti ed avere il diritto di guardarla, parlarci e stare ad ascoltarla. Non che lei, divinita' terribile e distante, lo avesse mai lontamente calcolato.
Poi come e' logico Lorenza arrivo' alla maturita' e si sperse per seguire la sua vita.
Determinando la fine del volo sistematico delle farfalle nel suo stomaco e della sua esperienza rivoluzionaria

"Come ha detto di chiamarsi?" La interruppe ad un certo punto l'uomo.

Voster semper Voster

4 commenti:

Tutti i commenti sono accettati, se non violano le leggi americane o italiane. Tutto cio' che non e' un commento (spam, offese, richieste, etc) oppure mi infastidisce verra' cancellato.