Invece di fare la rivoluzione perche' gli offrono un futuro schifoso da precari ed un'Universita' da terzo mondo, gli studenti italiani lottano per mantenere lo status quo e supportare le battaglie pelose di inutili ricercatori fannulloni parcheggiati in attesa che la loro laurea in scienze politiche scopra qualche fantascientifica teoria sulla politica. Magari come fare dalla sinistra la birra.
E che dire del supporto che danno alle legioni di sindacati di scuola ed Universita' che da decenni campano attaccati alla greppia succhiando preziose risorse destinate all'educazione.
Ed oggi una bella prova di rivoluzione contro il Governo che ha ottenuto la fiducia.
Vi stanno usando, vi mostrano il rosso e voi caricate come tori stupidi la cappa lasciando il torero a deridervi.
La riforma Gelmini dell'Universita' non sara' geniale, ma va nella direzione giusta
Siete degli idioti, lo sapete?
Voster semper Voster
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Che posso dire ? hai ragione.
RispondiEliminaMi sorprende solamente vedere quanto ancora ti appassiona seguire le vicende di questo povero paese, forse perche' io che ci vivo ormai mi sono assuefatto a questa triste commedia della politica.
Ciao Emigrante, continua a raccontarci degli States che a noi poveri cittadini piace tanto.
anch'io pensavo la stessa cosa. poi ho postato qualcosa a riguardo e i commenti di alcuni blog amici ricercatori mi hanno fatto vedere le cose in una prospettiva diversa.
RispondiEliminaE' facile starsene belli comodi dall'altra parte del mondo e luquidare una faccenda complicata in 3 minuti...
RispondiEliminaMagari potresti documentarti sulla situazione estremamente eterogenea dell'Università Italiana, dai casi di commissariamento ai casi di eccellenza (ricerca e gestione economica). Questa riforma fa di tutto un fascio e taglia a tutti: Università che sono sempre state in credito ora non avranno più i soldi per pagare i laboratori, corrente elettrica etc. Casualmente la riforma arriva quando mancano i soldi e bisogna fare cassa: com'è che il MIUR che non ha mai effettuato un solo controllo sulla ricerca (poteva, anzi doveva per legge) di colpo si sveglia e grida allo scandalo? I ricercatori, tra tutto, sono il problema minore: ma anche tra questi c'è l'eccellenza e i peggiori scarafaggi.
Noto che è nell'indole Italiana avere sempre pronto il giudizio per ogni cosa, un po' sprezzante e un po' saccente... Siamo tutti CEO, dottori, ricercatori, professori universitari, industriali, economisti. L'informazione ormai non va più, è più facile passare direttamente alli conclusioni ed ai giudizi.
Non so quali siano le tue fonti, ma non hai mai pensato che forse l'idea che si vuol dare con TV e giornali è proprio quella di una Università spendacciona e nullafacente al pro di giustificare la riforma?
Vinicio
RispondiEliminal'Italia e' ancora il mio paese, che amo e di cui seguo le vicende.
Katika
Sinceramente ho una scarsissima stima dei ricercatori italiani. Conosco benissimo la situazione universitaria italiana, ed i ricercatori sono uno dei problemi.
Anonimo
E' facilissimo stare da questa parte del mondo essendo dottore, economista e Ceo.
Ma non cambia di una virgola il mio giudizio su una buona riforma per riformare una universita' scadente la cui colpa in primis e' di chi la fa (Professori ininfluenti sul piano internazionale, curriculum superati, ricercatori che non pubblicano nulla di buono da decenni, e pletore di amministrativi per lo piu' inutili).
Non mi sembra un gran rischio 'sta riforma, non vedo come potrebbe peggiorare cio' che e' gia pessimo.
Partendo dal fatto che secondo me è un discorso troppo complicato per discuterne in un forum quindi sarò breve e sicuramente mi spiegherò male, ma io comunque sono in parte d'accordo con l'anonimo...si vede senza dubbio che tu segui le vicende italiane e che sei una persona molto colta, ma vivi dall'altra parte del mondo e l'università l'hai finita da un bel po' di tempo e fidati un conto è vivere una cosa sulla propria pelle e un altro conto è leggere cosa dicono i giornali. Il problema fondamentale non è la riforma ma i continui tagli all'istruzione e alle borse di studio, grazie a dio io non vivo più italia ma se un giorno ci dovessi tornare forse non potrò mandare i miei figli all'università se continuano a tagliare e tagliare e questa è una cosa oscena. Tu hai un bel lavoro e non guadagni poco, ma a questo mondo non siamo tutti come te anzi la maggior parte fatica per arrivare a fine mese. L'italia non è l'america l'università deve rimanere pubblica e accessibile. E' ovvio però che non è andando in piazza ad incendiare macchine che risolvono i problemi.
RispondiElimina@Emigrante
RispondiEliminaLa spesa per l'università Italiana è pari a quella della sanità in Piemonte. Senza soldi cosa cosa pensi si faccia la ricerca?
Sei convinto che la ricerca in Italia faccia schifo: prova a guardare le statistiche sui fondi Europei per la ricerca e vedi quanti vengono assegnati a ricercatori Italiani, rimarrai stupito. Ah, ovviamente gli stessi vanno a fare ricerca in UE e non in IT perché una volta vinto il bando si spostano dove l'UE lo mette a disposizione (=ricercatori italiani che vanno a favorire economie estere).
Sempre per parlare di fatti, prova a vedere quanti papers di ricercatori Italiani sono citati da ricerche internazionali come fonti, rimarrai di nuovo stupito per le percentuali e le proporzioni. Cosa significa? Che per poca ricerca che c'è, visto che non ci sono soldi, è di qualità.
Una tra le tante fonti: http://www.scimagojr.com/countryrank.php
I maiali che da ricercatore prendono solo lo stipendio andrebbero messi in galera, ma se non ci sono controlli non è colpa certo degli altri ricercatori che lavorano.
Se poi credi che tagliare indiscriminatamente fondi a tutti sia una soluzione ai nostri problemi...
Il prossimo anno in Piemonte ci saranno -12.000 borse di studio, -3.000 posti letto, chiuderanno 8 mense perché i fondi tornano ai livelli del 2001. Ricordo che il diritto allo studio (EDISU) non è la CARITAS, paga le tasse e da borse di studio a chi studia. Io in 5 anni tra borse di studio e tasse esonerate ho risparmiato 25.000€. Soldi che i miei genitori non avrebbero mai avuto, forse ora farei il perito al posto dell'ingegnere, o magari il benzinaio. Ma meno male che c'è la riforma, così tutti questi parassiti finalmente moriranno.
teniamoci tutto, compresa la laurea in scienze del fiore, laurea in benessere del cane e del gatto, e tutte le altre 2000 (DUEMILA) lauree, con tanto di corsi (quindi fondi spesi a vuoto) per mantenere un pò pò di gente a sbafo nelle universita, forse proprio quel politico di turno a suo tempo che li ha piazzati lì.
RispondiEliminaTeniamoci i drogati e black block più tutti i fancazzisti vari e facinorosi che hanno dato fuoco a Roma ed attaccato le forze di polizia, che tutti noi rappresentano, e bruciato beni pubblici e privati.
Fosse per me, tutti ai lavori forzati.
Un altro wannabe-emigrante che vuole scappare dall'italietta dei politici che se ne fottono del futuro della nazione e non fanno una mazza per la nostra beneamata nazione:
Leggetevi un pò questo:
http://archiviostorico.corriere.it/2002/marzo/27/Scienze_del_fiore_Informatica_umanistica_co_0_02032710804.shtml
http://www.iprimidieci.com/scuola/2008/12/04/i-dieci-corsi-di-laurea-piu-inutili
http://www.smemoranda.it/news/opinioni/2010/i_5_corsi_di_laurea_piu_strani_d_italia
e poi questa........Gattologia...... ma porc....
http://www.progettosteadycam.it/pagine/ita/dettaglio_streaming.lasso?id=50228#testo
FUORI DALL'ITALIA E DALL'UNIVERSITA' LA POLITICA, I RACCOMANDATI E DENTRO GENTE COMPETENTE.
VIA DALL'ITALIA NON I CERVELLI, MA I POLITICANTI E LA GENTE INUTILE:
http://notizie.virgilio.it/cronaca/partiti_politici_bizzarri_ma_veri.html
Vito, dagli USA in fuga dall'Italia.
@Vito
RispondiEliminaLa soppressione delle centinaia di corsi di laurea inutili è già avvenuta anni fa e non certo con questa riforma. Si tratta del decreto DM 509/99, è facile ricordarlo perché la laurea specialistica da allora si chiama laurea magistrale. In ogni caso non centra niente con questa riforma.
@anonimo:
RispondiEliminaforse hai letto fugacemente: la soppressione dovrebbe continuare, sia dei corsi di laurea che delle correnti mafiose, politiche e baronistiche che infestano l'italia, distruggendola fino all'osso, proprio a cominciare dalla scuola, l'università, la sanità.
Per meritocrazia, non per nepotismo e clientelismo come funziona oggi. Se non sei amico di, in Italia non fai un caxxo.
Ieri ho siglato un contratto dopo una settimana che sono negli USA, e non mi avevano visto mai in vita mia, anzi, sapevano del buon lavoro nel mio settore e mi hanno chiamato per un incontro.
Proprio uguale all'Italia guarda.
Certo che c'entra il mio discorso. C'entra pieno titolo.
http://www.youtube.com/watch?v=F6sWC1VmJkY
@Vito
RispondiEliminaNon è con una nuova legge che si distrugge una cultura errata radicata nel modo di pensare delle persone.
Sulla meritocrazia, sul nepotismo, baroni, pupilli, clientelismo sono perfettamente d'accordo con te. Ho in progetto anche io di emigrare ed è per questo che seguo questo blog, tra le altre cose.
Ciao e grazie per lo scambio di opinioni.
Soppressione?
RispondiEliminaNon e' sopprimendo che si risolvono i problemi...forse dovremmo pensare prima alle radici marce che ci sono...e le radici sono date dai sistemi di pensiero che ormai in Italia, sono la prassi.
Credo che in Italia ci siano ottimi ricercatori e bravissimi professionisti ma la maggior parte rimane a casa oppure va all'estero, perche' non viviamo in un Paese MERITOCRATICO.
Credete davvero che qualcosa cambiera' con le riforme che propongono ogni anno?
Bisogna imparare a vivere secondo il criterio della MERITOCRAZIA.
Nelle universita' ci sono dei docenti che non so per quale motivo hanno la cattedra, non si presentano durante gli orari dei ricevimenti, non pubblicano nulla di interessante, e rivestono esclusivamente il ruolo che parte nell'insegnamento e finisce all'insegnamento.
Servono maggiori controlli ma e' cmq inutile perche' mai nessuno controlla ed anche se lo facessero il quantitativo di soldi che parte non e' mai quello che arriva a destinazione..sono tanti elementi che stanno facedo crollare l'universita' italiana...o forse tutto lo Stato e la Nazione appresso...
AAAAH! SENSO CIVICO...QUESTO SCONOSCIUTO.
Lolly
lolly:
RispondiEliminapersonalmente parlavo di soppressione dei corsi di laurea; sono contro la pena di morte ma sono a favore della pena certa, cosa che in Italia non esiste.
Invece? i fermati delle distruzioni tutti in libertà!! evvai!! evviva!!!!
Sono d'accordo su quanto affermi sui professionisti, ricercatori, ecc che rimangono a casa: a mio fratello, una laurea e 7 specializzazioni l'ultima volta che si è presentato in un'azienda gli hanno detto che non ptoevano assumerlo perché sa troppo e non sanno quanto pagarlo!
Sono d'accordo anche per quanto affermi riguardo i prof universitari.
Spero cambi presto qualcosa davvero in Italia.... ma più velocemente, i tempi sono biblici......
Anche io mi stupisco che arrivino all'università senza una coscienza collettiva ed un briciolo di intelletto per capire che li stanno manovrando.
RispondiEliminaSe per un giorno smettessero di studiare i libri di testo e cercassero di comprendere il significato degli slogan che sbandierano con tanto orgoglio magari comincerebbe una vera svolta.
Questa foto l'ho scattata qualche giorno fa a Pavia:
http://instagr.am/p/Wjlt
Saluti!
@ Vito
RispondiEliminaPenso che i tempi siano biblici perche' rispecchiano il nostro Paese, lento in tutto :)
Mi chiedo pero' come possano cambaire le cose in Italia se prima non cambia la mentalita' della gente...
Cambiando il modo di pensare, spesso cambiano anche le cose.
E' pur vero,pero' che si possa facilmente diventare assuefatti a certe situazioni...
Noto in molte persone questo stato d'animo costante!
Lolly