Ottobre 1998 Camaguey, Repubblica di Cuba, le cinque del mattino . L'uomo si sveglia forse per la luce livida dell'alba. La sera prima, esausto per l'ennesimo infinito volo transoceanico, si era abbandonato al sonno senza chiudere le pesanti tende della camera d'albergo che lo ospitava.
Fa l'errore di andare alla finestra ad osservare il panorama dalla finestra mal lavata della sua stanza. La jungla tropicale che occupa il suo orizzonte visivo confina con una brutta modernita' da anni cinquanta. Degli avvoltoi svolazzano metodicamente senza confini tra quei due mondi senza soluzione di continuita'.
Improvvisamente l'uomo ha l'illuminazione, finalmente ha capito ed ha ricordato, ora sa cosa e' quell'inquietudine che si porta dietro da quelche tempo, dal continente americano al medio oriente, dall'Asia all' Europa.
Non si lava, si veste in fretta con i vestiti del giorno prima e scende nella lobby dell'Hotel e sveglia il portiere di turno. Con fare sgarbato gli chiede che qualcuno si presenti immediatamente nel bar della piscina che ha intravisto dalla stanza. Sottolinea l'urgenza con una banconota da dieci dollari infilata con decisione nel tasca della divisa del portiere.
Si incammina verso il bar, si siede ed in qualche minuto si accorge che i dieci dollari hanno evidentemente funzionato, un assonnato barman infatti si materializza e gli chiede che desideri.
<<Come ti chiami compañero?>>
<<Mi chiamo Guillelmo señor, che le posso servire?>>
<<Guillelmo, voglio una bottiglia del migliore di Ron che hai e due bicchieri lisci, senza intarsi o lavorazioni o merda simile>>
<<Señor ho una bottiglia di Matusalem 25 anos, non esiste miglior Ron al mondo. E' costoso pero' , piu' di 200 dollari>>
<<Non ti ho chiesto che fosse a buon mercato Guillelmo. Aprila e servimi il Ron. E versatene un bicchiere anche per te>>
<<Senor, io non bevo cosi' presto>>
<<Guillelmo, non si scontenta un cliente che ti dara' una mancia maggiore del tuo stipendio mensile. Devo brindare con qualcuno per una cosa importante>>
<<Si, Señor>>
E l'uomo brindo' in una pagana cerimonia in una livida mattina cubana con Guillelmo il barman alla fine della sua gioventu'. Compiva quel giorno 30 anni.
Bello, ma triste :°)
RispondiEliminaconcordo... che tristezza..
RispondiEliminaal di là della tristezza o meno.....dove l'hai presa questa?!?!?! E' spettacolare e secondo me, significativa...il fatto che rattristi è solo dovuto dalla triste realtà, cioè che è pressochè vero...30, 28, 32 non importa, ad un certo punto tutti cambiano e si risvegliano "adulti"......
RispondiEliminaTorno a dire, dove l'hai presa? L'avrai mica vissuta?!?!? Se così fosse hai tutta la mia invidia! ;-)