martedì 6 maggio 2008

Si comincia la preparazione della maratona di New York


Ricordo una mia collega in Italia che quando seppe' che mi trasferivo negli States mi disse :"attento al cibo li', quando ci ho vissuto per 9 mesi mese ho preso 9 kg".
Ed aveva ragione, da luglio sono ingrassato di almeno 10 kg (e chi ha il coraggio di pesarsi?).
Una volta vi apro e vi mostro tutto il campionario che sta nella mia borsa delle scuse. In sintesi ho mangiato troppo e mi sono allenato pochissimo.
Nel frattempo mi sono iscritto alla maratona di new york (di diritto potete iscrivervi se non venite accettati per 3 volte di seguito). Dovete sapere che da qualche anno gli sport di endurance (triathlon, maratona) sono il mio sport. Sono stato a tanto cosi' (sindrome del periforme) dall'iscrivermi ad una gara di iron man. In maratona in particolare il mio personale non e' male (3 ore 26').
Come si prepara una maratona in 6 mesi e con 10 kg di troppo e con un Mba a Berkeley da frequentare, oltreche' le responsabilita' in ufficio e la vita famigliare?
Semplicissimo, basta avere due palle cosi'!
Nel dettaglio: 7 giorni su 7 sveglia alle 6, colazione leggera e tonnellate di integratori (multivitaminico, vitamina c ed e, calcio, omega 3). Poi segue, per ora, 45 minuti di corsa con cardio frequenzimetro (pulsazioni medie sui 170 bpm, punte di 187). A pranzo spaghetti (portati da casa nella schiscetta) con pomodoro e per cena un piatto proteico (pollo o salmone o tonno o prosciutto). A meta' mattina e pomeriggio spunbtini con frutta e yogurt magro. Palestra dopo l'ufficio (sempre, tranne il martedi' perche' ho il master) per altri 45 minuti di tapis rulant. Sabato e Domenica sostituisco la palestra con un'ora e mezza di bici( solo mountain bike per ora) su tratto pianeggiante. L'obiettivo in questa fase e' di perdere peso incrementando il consumo metabolico dei grassi e di ritrovare tutta la mia capacita' aerobioca (1 ora e 40 di corsa veloce con ripetute). Poi comincero' il "periodo specifico" dove il mio corpo verra' condizionato per trovare energia in gara dai grassi e dai muscoli oltreche' dal glicogeno nel fegato.
Divertente no?
Tutto sommato la maratona per me e' la metafora della mia vita. Periodi (brevi) di indisciplina seguiti da mesi o anni per prepararsi ad un obiettivo. Poi l'obiettivo lo raggiungo e per una settimana, solo per una settimana, sono fiero di me. Cioe' in quella settimana il mondo esiste perche' io esisto, la massima espressione di esso. Poi l'effetto svanisce e torno a sentirmi il solito pirla di sempre in cerca della prossima collina da superare, cosi' tanto per vedere che c'e' oltre.

Nella foto in alto un altro italiano che preparo' e vinse la maratona di New York (nel 1985).


Voster semper voster

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