giovedì 29 maggio 2008

Non sono razzista .... Urrah

Tenete conto che la mia e' una riflessione ispirata da una magnifica giornata di sole nella east bay, mentre faccio il pendolare verso la citta' migliore al mondo per vivere e lavorare dove tutti indistintamente mi ritengono magnifico.
E non ho ancora preso il primo caffe'!
Comunque e' un fatto, non sono razzista come pensavo. L'immigrazione puo' essere un valore, la diversita' una cosa auspicabile e parlare dei massimi sistemi con un filippino semplicemente normale.
Ovvio io qui sono l'extra comunitario (extra nafta suona troppo petrolifera come definizione) e mica posso mettermi a pensare cose tipo "'sti cazzo di emigranti non li dovrebbero fare entrare". Pero' una sera a cena ospiti da amici c'erano; una coppia di iraniani. Cosmopoliti entrambi , lei non aveva il velo e lui fa esattamente il mio stesso lavoro . Ero al limite delle lacrime, mai trovato uno che facesse il mio lavoro ad una cena.
Poi una coppia con lei libanese e lui olandese. Si rivolgevano al loro figlioletto in tre lingue. E lui capiva! Un americano fidanzato con una moldava, ed i padroni di casa dove lei e' spagnola e lui americano. E poi noi ed i nostri bambini.
Riepilogando quella sera si potevano ascoltare il moldavo (esiste?), lo spagnolo, l'inglese, il farsi, il francese , il fiammmingoe l'italiano.
E la sapete una cosa? E' una meraviglia!
Mi ricordo una battuta di Paolo Rossi : " eravamo un pugliese, un siciliano ed un veneto, si' insomma tutti milanesi...."
Qui il collante forte e' il sogno americano. Una buona vita, cibo ed istruzione per i figli, una casetta di legno dove tagliare l'erba di domenica. Ed a vigilare su questo sogno americano, che e' potenzialmente per tutti, una legge inflessibile ed a volte spietata.
Ma funziona ed e' per tutti. Se sei russo ed hai studiato ingegneria qui non ti fanno fare il magazziniere.
Se sei messicano ed illegale forse non e' facile per te, ma hai diritto a scuole gratis per l'inglese ed il diploma.
Alzi la mano chi in Italia ha mai parlato con un filippino alla pari?
A me qui e' capitato.
Voster semper voster

2 commenti:

  1. Ciao,
    ho scoperto il tuo blog grazie ad un commento che hai lasciato sul mio. Mi piace un sacco. Concordo con te: una delle grandi cose degli states e' questo feeling multinazionale che si trova dappertutto. Sara' anche che tra stranieri si lega meglio, ma le mie cene sono spesso frequentate da gente di tantissime origini diverse, e cio' mi piace un sacco. In questo, e' proprio un bel paese.
    Ci risentiamo tra bloggers, e prima o poi andro' sicuramente a provare il ristorante che mi suggerisci!!!

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  2. Grazie per avere lasciato un commento sul mio blog.
    Mi piace molto questo tuo post: è proprio per questo motivo che tutti dovrebbero viaggiare, per smettere di chiamare l'Italia "casa mia" (e di conseguenza "Tu tornatene a casa tua" ), e sentirsi finalmente abitanti di un unico mondo.

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