lunedì 14 settembre 2009

Un'alba a Monterey con Patrick Swayze

Mi ricordo, si' mi ricordo. Era Gennaio del 2005, anche se vivevo in Italia venivo spesso in California. Mi trovavo a Monterey (California) per un evento aziendale. In quel periodo mi allenavo la mattina (in verita' tutte le mattine) alle 6. Quella mattina ero uscito anche prima, forse erano le 5, il fuso orario non perdona quando arrivi dall'Europa. Esco dall'Hotel e mi accorgo che non ho la piu' pallida idea di dove andare a correre. Sto gia' per scegliere il percorso con l'infallibile metodo a cazzo ("mi sembra moolto piu' adatto a correre di li', boh...so' una sega") quando scorgo in lontananza un tizio che corre e che apparentemente sa dove andare. Lo inseguo, lo raggiungo e gli chiedo se mi sa indicare un buon posto dove correre. Quello mi guarda e mi fa :"aggregati , sto andando sulla spiaggia e' compatta ed e' infinita".
Mi affianco al tizio che sembra avere qualche anno piu' di me ma ha un fisico statuario, ed e' veramente ben allenato anche se non poteva competere con me. Mentre corriamo scambiamo qualche parola, il classico cazzeggio da runner per tenere il ritmo senza impegnarsi un granche'. Il tizio mi sembra stranamente familiare e glielo dico " Hey Tizio , lo so che sembra improbabile, ma lo sai che mi sembra di conoscerti?". Mi risponde con un laconico " puo' essere..non so". Mi chiede di dove sono e mi racconta di conoscere bene Milano. Mi dice che ci tornera' presto.
L'allenamento non dura molto, meno di un'ora ed io ed il tizio siamo gia' di ritorno. Davanti al mio albergo ci fermiamo e ci presentiamo:
- "Tizio, mi chiamo Emigrante, e sapessi con che pezzo grosso hai corso.....la mia email e' facilissima da ricordare scrivimi se vieni in Italia"
- Lui mi guarda e mi fa " Patrick piacere, se passo da Milano ti scrivo ed andiamo a correre", e mi lascia verbalmente la sue email.
- "Tizio, mi sei piaciuto in Ghost, mia mamma e mia moglie piangono come fontane quando alla fine torni in paradiso".
Piu' o meno fu la conversazione. Qualche tempo dopo (piu' di un anno di sicuro) mi mando' una email per invitarmi ad una rappresentazione teatrale che lo vedeva protagonista a Londra. Non ci andai , ero impegnato, ma lo ringraziai e mi ci bullai parecchio per questa cosa con qualche amico.
Tizio, lo sai che mi dispiace un casino che sei morto? Eri un gran brav'uomo.
Voster semper Voster

6 commenti:

  1. dispiace, più per lui che per gli altri due. Almeno di lui non ho mai sentito parlare male/visto compiere qualche brutta cosa.

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  2. PUBBLICATO!!! Caspita emigrante...che storia! L'ho messo su Facebook.....in questi giorni le donnine saranno contente di leggere queste tue righe....e per chi se le gusterà un po' di più spero che, come me, vedano quanto era una persona semplice nonostante tutto!

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