martedì 16 febbraio 2010

Ci sono cose che non vanno tollerate

Ci sono due pensieri che da tempo dimorano livorosi nella parte del mio cervello piu' radicale e ribelle.
Uno e' l' indignazione per il lavoro precario in Italia. Il precariato e' stata una bella soluzione comoda per gli imprenditori ed i sindacati. Agli imprenditori consente, propagandandolo come moderno e flessibile, di sfruttare i giovani con contratti di lavoro con condizioni schifose, largamente peggiori degli operai nelle miniere dell'Ottocento. Stranamente non ho mai visto un figlio dell'establisment che sia moderno e flessibile, ma solo figli di poveracci gommosi e modernissimi. Ai sindacati piace perche' e' stato elargito con la condizione di intangibilita' del posto di lavoro delle legioni di fannulloni del pubblico impiego che costituiscono (assieme ai pensionati) il nocciolo duro della base. Con in piu' la comodita' che si puo' assumere uno schiavo precario per il lavoro che un fannullone regolarmente assunto non ci pensa proprio a fare.
Il precario non ha diritto a ferie, spesso e' costretto alla Partita Iva , non riceve addestramento, non ha carriera e se si ammala perde il lavoro. Spesso il contratto e' a breve o brevissima scadenza (tre mesi o sei mesi), e mi e' capitato di assistere a scene di giubilo perche' un contratto veniva rinnovato per altri tre mesi. Io se fossi un precario andrei in piazza con le Molotov.
Ci sono diritti inalienabili dell'uomo che a mio parere se negati dallo Stato giustificano la lotta armata e la rivoluzione. Il diritto a programmare il proprio futuro, ed a condizioni di vita e di lavoro dignitose secondo me ne sono esempi.

Il secondo penserio e' ecologista. Con tutto il dannato cibo che esiste nello umano mondo quelle teste di cazzo di giapponesi devono andare a cacciare proprio le balene. Non possono proprio rinunciare alla carne dei cetacei, e' piu' forte di loro. Schiattano se non si mangiano la balena fritta o in guazzetto. Siccome pero' vige il bando di cacciare le balene in gran parte degli oceani, che si sono inventati i piccoli e bruttini nanetti del Sol Levante? Le spedizioni navali che accoppano centinaia di cetacei all'anno con la scusa di fare ricerca! In realta' gli animali finiscono nel mercato del pesce di Tokyo. Se qualcuno ha un mese disponibile, parla discretamente inglese, e pensa che ci sono cose che non vanno permesse, potrebbe imbarcarsi su una delle navi della Sea Sheppard. Un'organizzazione ambientalista che ha un paio di navi che cacciano i cacciatori. In pratica cercano di impedire con tutti i mezzi, abbastanza pacifici, che i giapponesi catturino le balene.
Se andate qui (http://www.seashepherd.org/) trovate tutte le informazioni su cio' che fanno e come ci si imbarca come volontari per qualche tempo. E' ovvio che appena ne avro' l'opportunita' Io lo faro'!
Voster semper Voster
HastaLaVictoriaSiempre Emigrante

11 commenti:

  1. Io l'ho provato, il precariato. Non è bello, anche perchè se ti cerchi di impuntare ed ottenere qualcosa arriva subito un altro schiavo a prendere il tuo posto.
    Mi davano 6 euro all'ora. Mi hanno detto: se vuoi che ti assumiamo te ne diamo 3 perchè gli altri tre vanno allo stato.

    ...allora sono meglio meglio mac donald, o blockbuster che pagano 5,50 euro all'ora, netti!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. per debellare lo schifo delle morie che causano le baleniere potremmo dire ogni giorno è meglio che non vada io a combatterlo perchè rischierei molto seriamente di diventare un killer seriale, mi adopererei di fucile a pompa (regolarmente posseduto dal sottoscritto con regolamentare e rinnovato porto d'armi) sulla shepherd e li comincerebbe l'incubo degli occhi a mandorla...greenpeace e organizzazioni cosi vanno bene per i veri pacifici che amano comunque l'ambiente e gli individui che lo popolano (non umani, o perlomeno, quelli che odiano la Natura), io sarei anzi diciamo che empiricamente sono un ambientalista marines con licenza di uccidere(autoimposta). Ergo meglio lasciar perdere, anche se a pensarci seriamente a gonfiar le natiche di calci a quei banzai mangia-alghe ci andrei volentieri.
    ciao carissimo emigrante!

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  4. sinceramente il fatto che ci sia un precariato così diffuso non è certamente un bene, però manifestare perchè il contratto è scaduto non mi sembra logico... se si è precari dopo la scadenza nessuno dice che ti devo assumere... a forza di assumere ora con la scusa della crisi sono stati buttati fuori un sacco di lavoratori... valido esempio: se un'ipotetica pina deve partorie e non sarà presente per 3 mesi io chiamo un precario per 3 mesi.. perchè dopo lo dovrei assumere?? è come un contratto a progetto, una volta finito ogniuno torna sulla propria strada... poi per giunta solo in italia esiste il lavoro a tempo indeterminato! negli altri paesi se non lavori, se c'è crisi, si elimina il personale senza troppi problemi... qui serve la scusa della crisi per eliminare qualche lavoratore, o direttamente la chiusura di un'azienda...

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  5. la balena in guazzettomi ha fatto troppo ridere... :)) comunque ci andrei pure io su quella nave (non quella dei mangia balene, quella degli altri...)

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  6. Riflettiamo anche sul fatto che tanta gente continua ad occupare posti di lavoro fino ad 80 anni.... un lavoratore su 5 continua a lavorare dopo l'età pensionabile... pensa quante centinaia di migliaia di posti di lavoro occupati...

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  7. Ali 1
    Hai fatto bene a venire qui, dunque!:-)

    Dr.Gonzo
    Ho come l'impressione che tu sia arrabbiato.

    Francesco
    Non e' lucidissimo il commento, ma sei un ragazzo, ti farai :-)

    Fra
    Siamo in due. E' nel mio elenco delle cose da fare.

    Anonimo
    Quello che dici sulla nostra gerontocrazia meriterebbe un post a parte. Concordo in pieno.

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  8. caro emigrante, diciamo più che arrabbiato, sono veramente ed estremamente incazzato e stanco delle abonrmi pirlate che combinano certe persone nel 2010(e sottolineo 2010, non 1200 a.C. ...) senza usare minimamente il contenuto della scatola cranica (sempre che abbiano qualcosa al suo interno)...

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  9. Ali la battuta del mc donald l'ho utilizzata col mio capo quando mi ha detto che lavorare nella programmazione informatica doveva essere una fortuna e che non necessariamente avrei dovuto recepire uno stipendo per l'enorme opportunità che mi stava dando.

    capo, vado a lavorare al mc così almeno riesco a campare.

    lavorare per vivere, non vivere per lavorare!!!

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  10. concordo con Francesco.
    e segnalo altra questione: la mia attività, nel settore dell'artigianato, viene mandata avanti da 6 dipendenti tutte regolarmente assunte con contratto a tempo INDETERMINATO. Sono solo e tutte straniere: a quanto pare alle italiane stare con l'ago e il filo in mano non interessa...sono diventate tutte principessine!
    Il lavoro c'è, per chi ha voglia di lavorare! per tutti quelli che aspettano a casa il posto da manager....se dessero nà svegliata!
    saluti da roma
    monica

    p.s. da 2 mesi ho messo un annuncio per la ricerca di personale..sto ancora aspettando la chiamata di una qualunque "miss italia".

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  11. anonimo mi hai fatto venire in mente una cosa... girate per centri commerciali, quante vetrine espongono ii cercasi commesso/a?? quanti di voi hanno chiamato un operaio e si sono trovati davanti un italiano? nessuno immagino... il lavoro c'è ma c'è gente che vuole un lavoro facile, che venga pagato, con ferie, malattia ecc... ok lo vogliamo tutti, ma almeno invece di protestare e poltronare a casa dicendo che non c'è lavoro, accetta quello che c'è! gli unici operai italiani sono i capi cantiere che ormai hanno 50-60 anni... hai una laurea ma non c'è lavoro, posso capire sia umiliante ma fai il commesso incece di non fare niente (poi tocca sempre vedere che laurea è e che voglia hai, se cercate un lavoratore la prima cosa che vi chiede è quante ferie ha!)

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