lunedì 16 gennaio 2012

Gondoliere

E' da quando la nave della Costa e' affondata, che le TV americane hanno servizi nei telegiornali su quanto e' accaduto.
Sintetizzo cioe' che i superstiti americani riportano nelle lore interviste:
"Prima un tizio a nome del comandante ha anunciato in inglese  che vi era stato un problema al circuito elettrico, subito dopo   ho sentito un membro dell'equipaggio urlare a squarciagola ed in preda al panico di abbandonare la nave."
"A dire il vero il personale della nave non sapeva  cosa fare, eravamo piu' noi  che aiutavamo loro che viceversa"
"Tutto era disorganizzato, ho visto personale dell'equipaggio saltare sulle scialuppe per salvarsi prendendo il posto dei passeggeri, Io ero su una scialuppa stracarica, arrivati a riva nessuno come attraccare, io ed altri abbiamo deciso di tuffarci e fare a nuoto l'ultimo tratto. A distanza di 6 ore sono ancora con i vestiti bagnati, nessuno sa bene cosa fare."
E leggendo i giornali italiani,  in pratica il comandante faceva il gondoliere napoletano che naviga a capocchia intorno ad un'isola con una nave da 4000 persone?E si e' mai visto un comandante abbandonare la nave perche' tiene famiglia?
Ma esiste ancora qualcuno in Italia che fa con serieta' e senza cialtronaggine il proprio mestiere?
Voster semper Voster

32 commenti:

  1. Siamo un popolo di profondi egoisti con un unica priorità: fottere (perdona il francesismo) il prossimo! Mi viene in mente la commovente scena del capitano del titanic quando decide di non lasciare la nave ma di sprofandare con essa negli abissi: tale e quale al nostro "schettino"! che uomo e che spessore! leggiti questo articolo, l'ho trovato in giro su internet. E' scritto male ma lascia trapelare una leggerezza del Mr. Schettino che fa a gara con quella dei nostri cari politici.
    http://www.fanpage.it/naufragio-della-costa-concordia-la-nave-potrebbe-essere-affondata-per-un-gioco/
    Saluti da American wife!

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  2. Non male come primo commento al blog: dimentico l'apostrofo, sprofandare invece di sprofondare, lettere maiuscole dimenticate....insomma, mi permetto persino di dire che l'articolo è stato scritto male...che presunzione da parte mia no?
    Va bene, me la cavo con un: oops, sorry!

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  3. Non fa niente anonimo,hai scritto però la cosa più giusta del mondo:"siamo un popolo di profondi egoisti con un'unica priorità,fottere il prossimo".
    Non c'è nulla da aggiungere, se non, che voglio scappareeeeeeeeee.

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  4. io ho un amico che lavora in costa crociera ed era presente in quella nave. A me lui ha raccontato cose del tutto diverse da quelle riportate nei giornali, poi per carità io non c'ero quindi non mi permetto di dire chi dice il vero è chi no.

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  5. Albino ha espresso un interessante (a mio dire) rovescio della medaglia nell'analizzare la questione. Qua in British Columbia non possono parlare molto dato che qualche anno fa è affondato un traghetto della BCFerries: wikipedia riporta: "The ship's captain was reportedly not on the bridge at the time of the accident"

    La merda accade!

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  6. credo che di cialtroni sia pieno il mondo e credo anche che non abitino solo in Italia. Con questo non giustifico l'accaduto, ovvio.
    valeriascrive

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  7. credo che l'errore umano capita all'italiano quanto allo straniero.

    questa smania di colpevolizzare e processare seduta stante la gente mi sconforta alquanto.

    ferme le responsabilità e le negligenze che dovessero emergere.

    nei soccorsi, piuttosto, forse poteva farsi di più?

    è solo una domanda.

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  8. No e' che la bottiglia doveva rompersi all'inaugurazione, e' colpa sua, mica del povero capitano e dell'equipaggio, lo sanno tutti che se non si rompe porta sventura.
    Un po' come zia Ermenegilda, trent'anni fa le ha attraversato la strada un gatto nero e l'anno scorso e' morta. All'eta' di 102 anni. Cause naturali. Maledetti gatti neri.

    Ma a voi Americani hanno fatto vedere tutti i giorni a tutte le ore l'inaugurazione della barca, le tragedie delle navi da crociera dall'inizio dei tempi ad oggi e tutti gli scongiuri e portafortuna che i marinai fanno prima di cominciare una crociera? Perche' credo di essermi un po' rimbambito.

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  9. No, ma dico, avete visto le foto di queste navi che passano a dieci metri da San Marco? Ora, i giornali possono anche dire cose sbagliate sul capitano di questa nave, ma come si fa a permettere che dei grattacieli galleggianti si avvicinino così alla costa? Se succedeva una cosa simile a Venezia, potevamo fare ciao ciao con la manina alla Serenissima, altroché. E naturalmente perché queste cose saltino fuori bisogna sempre che ci sia il disastro, allora tutti si stracciano le vesti finché non spengono il televisore.
    Comunque le foto sono qui:
    http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/15/foto/venezia_le_grandi_navi_in_laguna-28190392/1/?ref=HRER1-1

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  10. Senza nulla togliere alla gravità dell'accaduto ed alla responsabilità - o leggerezza o stupidità - del comandante (e di tutti coloro che, a bordo, avevano titolo per intervenire per evitare l'accaduto), dubito che le cose stiano esattamente come vengono riportate dai mass media.
    E' vero: siamo un popolo di egoisti e pensiamo solo ed unicamente al nostro culo.
    Ed in ogni occasione ognuno di noi diventa un esperto in qualsiasi campo. Qui siamo tutti disaster manager.
    Facile muovere critiche al personale di bordo, ai soccorsi ecc.; altre voci raccontano invece di comportamenti esemplari.
    Credo, come in ogni analoga occasione, che ci siano stati questi e quelli.
    In un servizio televisivo c'era una passeggera estremamente indignata perchè a distanza di ore dall'avvenimento nessuno si era preoccupato della sua contusione alla spalla. Stava camminando mentre il giornalista la intervistava: a suo dire i soccorsi facevano pietà.
    Pensaunpo', che ci vuole a soccorrere 4000 persone con problemi sicuramente inferiori alla sua contusione.
    Queste sono le voci che vengono raccolte, queste ed altre analoghe.
    Sarò presuntuoso anch'io, non ero a bordo della Concordia, ma permettetemi di non prendere per oro colato tutto quanto riportato.

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  11. Scusa se mi permetto, ma commenti (e post) di questo genere mi fanno sempre pensare che la gente parla a sproposito, senza avere un minimo di informazione (e per informazione non intendo i telegiornali!).

    Ho lavorato su quella e su altre navi Costa, per cui, dato che posso, dico la mia: a Venezia, è vero, una nave come il Concordia passa tranquillamente davanti piazza San Marco per arrivare in porto. Non sono solo navi costa, tutte le compagnie attraccano lì. Se l'autorità portuale e la città di Venezia lo permettono, è perché il fondale è (evidentemente) scandagliato e sicuro.
    Nei soccorsi, si è fatto pure di più, con un lato della nave praticamente inutilizzabile e l'altro a rischio!
    Per il resto, io vi inviterei ad evitare di fare come tutti e vi ricordo che, soprattutto in tv, di "cazzate" (scusate il termine) ne sparano a bizzeffe.
    Ho partecipato, assieme a tutto il crew, ad un gruppo facebook perché ci stiamo battendo per la verità. Di calunie se ne possono dire a iosa, ma fortunatamente la nostra voce è arrivata sia in tv che alla stampa. Per cui mi limito a rigirarvi la testimonianza della Manager dell'uffico reception del Concordia, che era a bordo al momento dell'impatto.
    Conosco Katia e non posso fare a meno di condividere ciò che ha scritto: http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/15/news/voci_dipendenti_concordia-28187222/

    Ed è vero, la priorità è quella di fottere il prossimo: capitano ed equipaggio! Non i pronuncio sulla responsabilità dell'accaduto (e dovrebbero fare tutti la stessa cosa!), ma ricordatevi che, in ogni caso, 1000 "incompetenti" hanno salvato 4000 persone (con tutto il rispetto per quelliche non ce l'hanno fatta. Voglio ricordarvi che un membro del crew è morto e 6 sono ancora dispersi).

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  12. C'è anche questo articolo, pubblicato da poco da uno di noi:
    http://piccolevitalita.blogspot.com/2012/01/costa-concordia-il-crew-e-incompetente.html

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  13. Il fondale della laguna sarà anche scandagliato e sicuro, non lo metto in dubbio, ma un errore può sempre capitare. Vogliamo mettere a rischio, anche se fosse un rischio infinitesimale, un tesoro inestimabile come Venezia per permettere ai passeggeri di una crociera di guardarla da vicino? Se vogliono vederla, che se la girino a piedi, o in gondola.

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  14. Purtroppo la risposta la conosciamo tutti :(

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  15. non mi pronuncio. Sarei inutilmente polemico e dispersivo.
    Vorrei fare un "grazie" per il post di @valescrive. Hai ragione!
    Ma soprattutto a @Ex Crew. Per forunta, ogni tanto, si leggono verità vere e non articoli di giornale, fatti da giornalisti, il cui egoismo supera quello di qualunque comandante in pericolo di vita!
    Molto bella e vera la tua affermazione dei 1000 incompetenti.

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  16. Il comandante si è comportato così perchè è idiota, non perchè italiano.. come al solito si tende a generalizzare, dimenticando le tante persone che hanno prestato soccorso, tra questi anche gli abitanti dell'isola del Giglio. Tra l'altro quasi tutti i membri dell'equipaggio erano stranieri e non italiani.
    Non c'è niente di più irritante della spocchia degli italiani all'estero. TuusSemperTuus

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  17. emigrande emigrante non ti facevo così populista.
    Di "omm'emerd" ne è pieno il mondo, una volta si tratta di un capitano Scoraggioso italiano un'altra volta di un a.d. di qualche multinazionale del farmaco a stelle e strisce per passare poi alla megaindustria giapponese che finge il "tutto ok" in una centrale nucleare esplosa ed infine non dimentichiamoci il petroliere inglese che causa il più grande disastro ecologico della storia dell'umanità.
    e.c.

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  18. Alla domanda posta da te, alla fine del tuo post, direi: purtroppo sempre meno, si fa a gara a fregare meglio e per primi, in generale. Anche fermarsi ad un semaforo rosso e lasciare passare i pedoni è ritenuto da "perdente" e ti suonano pure!!!
    Però, perchè ho tanti però, soprattutto su tragedie di questo tipo, dicevo però ho sentimenti contrastanti. Non riesco a dire che in questa situazione gli italiani siano stati del tutto irresponsabili, perchè a fronte di un comandante da condannare, ci sono state centinaia di persone sia dell'equipaggio sia a terra che si sono dimostrate eccezionali. Il fatto è che siamo un po' tutti ipocriti, ora ci scandalizziamo del fatto che le navi passassero troppo vicine alla costa, ma se noi fossimo stati in crociera (mai stata io, purtroppo!) avremmo anche noi sventolato le manine per salutare le persone a terra o ci saremmo scandalizzati per l'evento? Queste tragedie devono farci riflettere certamente sull'organizzazione del personale nel gestire situazioni di crisi, e sollecitando ad intervenire chi di dovere, ma nella nostra quotidianità devono farci apprezzare sempre più la vita di ogni giorno.
    Ornella

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  19. Silvia, concordo con te. Una tragedia può succedere ovunque, ma appunto per questo, non è un problema solo di Venezia. Purtroppo, però, per quello devi prendertela con Venezia città e chi la gestisce (dato che concedono i permessi). Se, in un giorno, arrivano anche solo due navi di quella proporzione, portano 8000 passeggeri. E, a livello di business, non sono assolutamente pochi.
    Ma in ogni caso, ti assicuro che le regole vengono rispettate. Se il fondale risulta anche minimamente pericoloso o eccessivamente stretto, la nave rimane in rada, cioè: non attracca materialmente in porto, ma rimane ancorata a largo e vengono utilizzate le scialuppe per portare i passeggeri a terra (come in tantissimi porti nelle isolette dell'America Centrale o in generale in città il cui porto ha un fondale troppo basso e/o rischioso).
    Per il caso specifico di Venezia, è accaduto diverse volte che, causa nebbia, la nave abbia saltato la tappa o sia andata in rada.

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  20. secondo me il comandante non ha scusanti per essere passato lì. è una rotta fuori di testa, pericolosissima, molto di più che a venezia dove i fondali sono sabbiosi e al massimo la nave si arena, difficilmente si squarcia (fermo restando che le costa non dovrebbero entrare a canal grande che fanno un moto ondoso che spaventa).
    invece, sempre secondo me, l'equipaggio è stato grandioso: per le condizioni, il buio, la nave inclinata, il panico, la confusione, aver salvato tutte quelle persone denota una competenza non da poco.

    sarebbe invece interessante capire se quella rotta fosse la solita o se è stata un'iniziativa di questo comandante.

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  21. Vabbè. Mi piace il tuo blog ma trovo che questo "sfogo" sia solo il pretesto per un'altro attacco gratuito all'Italia, un pò da emigrante incazzato ecco (che poi non si capisce perchè molti emigranti sono sempre incazzati nonostante facciano una bella vita, voglio dire meglio di così...).
    Il comandante se ha fatto quello che ha fatto è un verme : non è che però quando i due stronzi di americani hanno tirato giù la funivia del Cermis si può fare la domanda "ma esiste ancora qualcuno in USA che fa con serietà e cialtronaggine il proprio mestiere?", la chiamerei generalizzazione.

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  22. Obiettività: mi spiace contraddirti, ma sulle navi costa, il 60% dell'equipaggio è italiano, quasi sempre.
    mariantonietta: ancora, non conoscete le dinamiche di questo lavoro. Io mi sto astenendo da critiche e/o elogi del comandante (tra l'altro, sono appena uscite le rigstrazioni di alcune telefonate). Il Concordia, in questo periodo, passava ogni settimana in quella zona (o tratta o rotta). Rimane da capire se e quando è stato deciso un avvicinamento per la navigazione turistica (o per altri motivi. Ed ancora, io stessa non conosco tutte le dinamiche di navigazione, evitiamo di fare gli esperti marinai, almeno finché non ci sarà un verdetto chiaro e sicuro).
    E ancora, TUTTE le companie crocieristiche attraccano a Venezia. TUTTE hanno navi enormi e TUTTE hanno i permessi! Non è un caso unico quello di Venezia. Anche il Bosforo, nei suoi punti più stretti, arriva ai 400 metri di larghezza ed è pericoloso non meno di quel tratto lì veneziano.

    Vi chiedo ancora scusa, non voglio offendervi, assolutamente. Mi piacerebbe solo vedere meno gente accanita (parlo in generale, non di voi commentatori).

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  23. E' proprio vero,è decisamente irritante l'atteggiamento inutil-critico di molti italiani residenti all'estero come non se non bastassero già le critiche perfide di tutti gli stranieri che si ritengono migliori.
    Tragedie come questa e ahimè anche peggiori sono capitate ovunque,quindi caro anonimo voster semper voster italiano fuggito in America e tutti gli altri italiani fuori dall'Italia,fateci un piacere ,non sparate sentenze .

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  24. @Ex Crew Costa: grazie della spiegazione. Hai ragione, la responsabilità è della città di Venezia.
    @Anonimo Ornella: io non sono ipocrita proprio per niente, in crociera non ci vado perché non mi piace e se fossi stata a Venezia e avessi visto una cosa del genere la manina l'avrei agitata per scattare una foto e mandarla a un giornale.

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  25. Piu' che "profondi egoisti" definirei noi italiani come "giudici/inquisitori"...
    Dovremmo aspettare la conclusione delle indagini prima di giudicare una persona...
    Sembra davvero strano che tutto questo sia stato causato solo dall'imprudenza di un uomo.

    Lolly

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  26. con rispetto per coloro che hanno perso la vita credo che in momenti come quelli chiunque potrebbe perdere la testa e non seguire i protocolli di emergenza...si cerca di salvarsi la vita per un istinto di sopravvivenza nell'uomo stesso..incidenti in nave aereo ecc succedono tutti i giorni ma si continua a viaggiare e si vive di turismo in molte parti del mondo non solo a venezia

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  27. @Silvia Pareschi la mia era una considerazione molto generale, tano è vero che ho scritto "siamo tutti un po' ipocriti" quasi mettendoci anche me, mi dispiace se ti sei sentita colpita personalmente non era mia intenzione. Il concetto che volevo esprimere era che a volte non ci accorgiamo delle possibili tragedie finchè non avvengono, e quando avvengono spariamo sentenze di condanna senza appello, ma è così ovunque non solo in Italia. Penso sia insito nella natura umana, è quasi una difesa davanti alle tragedie. Il mondo è un po' come la nostra vita personale, cerchiamo di imparare dai nostri errori, ciò implica che di errori ne facciamo. Detto ciò non assolvo nessuno, se c'è qualcuno che ha sbagliato è giusto che ne subisca le conseguenze. PS a me invece piacerebbe molto andare in crociera!!
    Ornella

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  28. http://video.repubblica.it/rubriche/la-fotografia/de-falco-troppo-facile-chiamarlo-eroe/86060?video

    Io condivido quanto detto.
    elena

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  29. @elena questo punto di vista mi è piaciuto, eccetto due passaggi: la guardia costiera è un corpo della marina e la marina è una forza armata. sono militari a tutti gli effetti e il tono perentorio di de falco si spiega da solo. il comandante non dà consigli, dà ordini. e io sono certa che sia giusto così.
    un'altra cosa. de falco non era in pericolo perché non è quello il suo mestiere. il suo mestiere è "attivarsi" quando qualcuno è in pericolo. e lo fa sempre, anche quando è coinvolta una barchetta con a bordo due passeggeri e dopo ne parla al massimo solo il giornaletto dell'isola e non tutto il mondo.
    per il resto è vero, non è un eroe, è solo uno con le palle.

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  30. @mariantonietta: se De Falco e tutti quelli che turnano sulla sedia da dove ha telefonato a Schettino avessero le palle, avrebbero "fermato" una manovra pericolosa, o meglio, un'usanza che fino a 10 giorni fa stava bene a tutti e faceva gioire le tasche dei sindaci e commercianti delle isole e sorridere tutti i passeggeri delle navi che passano da lì. Solo che invece di scandagliare i fondali per rendere sicura la zona e poi metterla sotto osservazione sui radar della guarda costiera (cosa che ora non succede perchè fuori dalla soglia consentita alla navigazione), forse avremmo evitato il tutto compreso l'evitare di mettere in croce il solito capro espiatorio che, pur avendo una colpa gravissima, non è il solo.
    Ora poi salta fuori anche la moldava clandestina ed abbiamo chiuso il cerchio. Il mondo, RIPETO, IL MONDO e non l'Italia, gira intorno al dio denaro ed al dio sesso (etero e non). Fino a che va tutto bene, va tutto bene, quando scoppia la bomba, siamo tutti delinquenti o mignotte....quando prima eravamo grandi condottieri di navi da crociera, ammirati, rispettati ed invitati alle cene di gala......

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  31. @fb non so se la rotta seguita da schettino è un'usanza e ritengo plausibile che non sia lui l'unico responsabile di quello che è successo.
    ma non vedo come de falco o chi per lui avrebbe potuto "fermare" la nave in navigazione.

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