lunedì 4 ottobre 2010

Della competizione

Ora che questa fosse una societa' competitiva, mi era molto ben chiaro. Ma di quanto lo fosse anche  per i bambini forse non cosi' tanto. Ieri sera a cena un genitore di un compagno di classe dei bambini mi ha illustrato lo 'scheduling" di suo figlio per le attivita' extra scolastiche, che dovrebbero garantirgli il successo in futuro:
- Matematica avanzata 3 giorni alla settimana
- Seconda lingua (spagnolo), ogni mattino alle 7 prima di scuola
- Programma avanzato di lettura e scrittura (3 volte a settimana)
- Terza lingua, ogni domenica
Stanno valutando se iscriverlo ad un corso di cinese. Poi stanno mettendo da parte circa 200 Mila dollari (200 Mila!) per la scuola preparatoria che dovrebbe garantire al figlio l'ammissione ad uno dei college della Yvy league. Ed il bambino e' in seconda elementare!
Voster semper Voster
Sara'MicaTroppo? Emigrante

10 commenti:

  1. Candidarlo ora ad una nomina come nobel per la medicina? farlo entrare come CEO nel CdA di qualche multinazionale no?
    Nonostante il teatrino delle grandi università e dei prezzi che si pagano, a quello che mi giunge poi il livello di istruzione e cultura della media statunitense è molto inferiore rispetto alla nostra, mi confermi emigrante?
    è vero quando vasco diceva:"non siamo mica gli americani"...comunque gli Stati Uniti a me continuano a piacere, e se i suoi abitanti dovessero cercare di essere competitivi con me anche sul piano personale tralasciando il fatto dei figli, mi sa che il posto migliore a cui potrebbero aspirare è il secondo, ricordiamoci che siamo italiani caro emigrante...
    Saluti emigrante!

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  2. mi fa pensare ai figli della mia vicina di casa....

    quando io ero bambina ed ero in italia, oltre che andare a scuola giocavo e basta.
    ma i bambini di oggi in america non giocano mai?

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  3. Certo che e' troppo!
    Io odiavo andare a catechismo una volta alla settimana, altro che attivita' extra-scolastiche!

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  4. Beh, fa senso!

    Fanno alle elementari quello che dovrebbero fare all'universita'.
    Poi, all'universita' fanno quel che dovrebbero fare alle elementari.

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  5. Intanto i genitori si sono rubati il presente di questo bambino. Sul futuro sono indecisa: i 200 mila dollari potrebbero servire per curare la depressione del piccolo oppure il piccolo potrebbe decidere di far fuori mamma e papa'. In quest'ultimo caso speriamo che la faccia franca!

    valescrive

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  6. dr.Gonzo
    In effetti il padre e' CEO di un'azienda piuttosto noto.
    L'istruzione universitaria americana e' decisamente superiore alla nostra. Le elementari e le medie diepndono dalle scuole, la High school qui e' penosa.

    Marica
    giocano durante i play dates, che spesso vengono scehuldati come riunioni (dalle/alle/partecipanti-topics)

    Gabe
    Concordo!

    Ugo
    Questa e' una fesseria.

    valescrive
    ti ho mai detto che sei un'estremista? :-)

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  7. ma nè la madre nè il padre hanno parlato di felicità dei figli?? danno per assodato che dargli un vantaggio professiona (presunto vantaggio) possa garantirgli la felicità? io spero che i miei due bambini, qualsiasi cosa decidano di fare, siano felici e vivano la propria età ora!!

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  8. Terrificante! Mio figlio sta studiando presso una prestigiosa università (Cambridge, UK) ma non ha mai partecipato a nessun corso extra-scolastico, ha sempre giocato e fatto sport, ci mancherebbe! E credo proprio che le università americane non siano tutte ottime, quelle dell'Ivy League certo che sì, ma molte altre secondo me sono anche peggio delle nostre. Negli USA avete la fortuna che si investe in ricerca e che il lavoro, anche intellettuale, non manca. Ma questo è un altro discorso. Per concludere, mi pare assurdo stressare così un piccolino, e mi associo a Valeria: se ammazza i genitori o diventa un emarginato asociale, poi nessuno si stupisca.

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  9. Emigrante, se mi si consente,

    che esperienza hai delle "universita' americane"?
    E, soprattutto, di quali "universita'
    americane" hai esperienza?
    Stanford? SJSU? UCB? SFSU?

    Poi, ovviamente, debbo pure chiedere: di quali dipartimenti di universita' italiane tu hai esperienza?

    Io non ho mai conosciuto alcuno studente proveniente da una universita' italiana che abbia avuto problemi a prendere un PhD in america. Tu ne hai avuti, per caso?

    Comunque, concorderai com me che dire fesserie e', statisticamente, assai facile. Per cui, capita spesso e a tutti!

    Saluti.

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  10. Io odio i test fatti a dieci anni che decidono, per il resto dei tuoi giorni, chi sei e che futuro avrai. Le persone maturano in tempi diversi e mi piace un sistema in cui hai la possibilita` di scegliere piu` avanti il tuo percorso scolastico.

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