giovedì 12 settembre 2013

Intimismo

Se non foste follower su twitter (@emigrante) vi sareste persi la mia svolta intimista. Rimedio.


Fumi profondissimi si insinuano nei freddi circuiti del mio cellulare, quasi senzienti ad evocare memorie ancestrali. E immense distese dense di nebbie orientali  scivolano  prive di confini materiali. Cuoco della malora, allora me  lo fai apposta?

Un sacco di pensieri nuotano nel mare del mio liquore cerebrale. Si saranno ubriacati?

Strade infinite percorse su ali di piombo.  Unti pescatori percorrono con torce incandescenti oscuri sentieri lisci come seta. Alla fine tra il bene ed il male vince l'Io, vita e fiore. Melliflua creatura debordante in uno spazio siderale perfettamente infinito.

Una luce ancestrale mi scalda  l'anima. Bolsi pensieri ad altezze siderali crollano come pietre monche. Ho un sombrero sulla capoccia e  mi stendo e lascio passare l'ombra fumosa delle anime passate come piccoli peperoni lucidi. Si',  mi serve pace. E  una luce all'orizzonte mi rischiarava il pancreas o la milza. E poi da un tombino spunto' lei.

Due treni che si avvicinano e non si scontrano. Due anime che  invece non si avvicineranno mai. Accumularsi di complicate geometrie geneticamente stabilite. Masse ormai informi di strutture decontestualizzate. Ribellione acida!


Voi vi siete persi del tutto quel genio che era il Bruzzi!
Voster semper Voster

2 commenti:

  1. ti restano dentro queste parole. Non so se sono belle o no.

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  2. Il Bruzzi era come un faro, però confesso che non ho mai capito cosa fosse l'olio sgurz

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