mercoledì 28 settembre 2011

Di Wholefoods ed altre catene ecosostenibili

In America e' chic fare la spesa in posti che vendano prodotti organici, tipo Wholefoods (o TraderJoe ed altri). Spesso Wholefoods viene  preso come modello di etica e di nuovo modo  di fare business sostenibile. Sara' pure, ma la realta' e' che utilizzano le peggiori tecniche del marketing, che vi illustro di seguito.
All'ingresso di questi posti "ecosostenibili" troverete sempre  fiori freschi. Perche' vogliono che vi immergiate nel concetto "qui tutto e' fresco"  (tutto cio' che vedrete  poi sara' appena colto, appunto come i fiori).
Poi sempre per suggerirvi inconsciamente  freschezza e genuinita' dei prodotti, spesso troverete enormi cartoni con dentro frutta o vegetali (meloni e  zucche per lo piu') come se fossero stati appena scaricati da un trattore del contandino. Se invece gli date un'occhiata questi grandi cartoni sono divisi internamente e rimpiti chissa' in quale parte del mondo.
Ma il capolavoro sono i prezzi, esposti su lavagnette nere e scritte con il gesso come si fa nei mercati rionali in Europa. Prezzi appena stabiliti in giornata, questo e' il messaggio! Peccato pero' che se date un'occhiata alle lavagnette scoprite che i prezzi sono stampati sopra ed indelebili  (insomma preparati in migliaia di esemplari in qualche posto nel mondo e spediti nel negozio).
Per chi e' in America osservate come lo schema sopra descritto si applichi da Trader's Joe, Berkeley Bowl ed altri. Insomma business as usual, fatevi mica uccellare.
Voster semper Voster
UnEspertoDiMarketing Emigrante

11 commenti:

  1. Confermo che TraderJoe é esattamente cosí come hai scritto nel post.
    Ma secondo te alla fine la qualitá dei prodotti é migliore rispetto ad altre catene tipo Vons o Ralph?

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  2. Ha ha! Non avevo dubbi che fosse così. Wholefoods è nota per la sua ipocrisia, ma devo dire che ultimamente ha abbassato un pochino i prezzi ed è addirittura più abbordabile del nostro supermercatino-boutique di quartiere. Se avessi la macchina andrei più spesso da Rainbow, che è una cooperativa e mi sta più simpatica, ma anche loro sono cari. Allora tanto varrebbe andare da Bi-Rite, che è il più caro di tutti ma ha la roba più buona in assoluto.

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  3. l'importante é che i prodotti siano organici e "prodotti" secondo una certa etica. del marketing mi fregherebbe poco, spero sia così e non uno aspecchietto per le allodole.

    Ce ne sono altri di migliori?

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  4. Wholefood è lontano da casa mia, mi servo da Publix e mi trovo bene (ha anche l'angolo del cibo bio).
    Ho preso tempo fa della frutta da Wholefood, non ho speso tantissimo, confrontando si spende moooolto di più da Target.

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  5. uhm, ai fiori freschi ho fatto caso, ma mi pare che stiano anche negli altri supermercati...

    da whole foods saro' andata giusto un paio di volte, perche' non ce l'ho vicino casa, la prossima volta faro' caso alle lavagnette finte e alle casse "appena scaricate".
    la mia impressione e' che sia caro-arrabbiato, ma le cose mi sono sembrate buone... hanno anche il parmigiano vero, il pesce fresco e la pizza al taglio, che in altri supermercati non trovo

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  6. Hai ragione...e' proprio cosi...
    Quello che sto imparando qui e': "uscire" dallo stile "alice nel paese delle meraviglie", capire che dietro a quasi tutto c'e' la parolina "marketing", ed andare direttamente al sodo (in questo caso comprare prodotti organici) restando indifferente alle trovate della cosiddetta "marketing strategy"! :-)

    Lolly

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  7. I fiori freschi all'entrata saranno una costante del marketing: ci sono anche qua. Io da Wholefoods avevo comprato delle pesche saturnine (che bel nome) squisite, che se ci penso piango da quanto erano buone. Inoltre mi aveva colpito l'ordine maniacale degli scaffali della frutta e verdura: le cose erano poste in maniera assolutamente perfetta l'una sull'altra, sembrava che avessero preso le misure col filo a piombo.

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  8. Muffo
    Le catene che ho citato hanno in effetti qualita' migliore rispetto alle catene tradizionali.

    Silvia
    Se fossi in zona a Berkeley vai al Berkeley Bowl ed a Rockbridge al Pasta Shop.

    From uk
    No, il migliore in assoluto e' come dicevo sopra il Berkeley Bowl. Tutte le catene citate nel post accoppiano al Marketing qualita'

    Ali
    Vero!

    Marica
    Paghi anche la qualita', non solo il Marketing.

    Lolly
    E che hai contro il Marketing? Ehm...io sono uno che fa le marketing strategy! :-)

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  9. Bello il tuo blog.Peccato che non tutti quanti abbiano la possibilità di lasciare il proprio paese anche per gravi inconvenienti. Io sono uno di questi. Non potrei permettermelo mai,nemmeno restando in Europa. Penso comunque che noi Italiani, invece di andarcene all'estero, dovremmo restare qui a casa nostra e farla crescere, anche se questo significa prendere a calci nel sedere chi ci governa e ci ha ridotto quasi al terzo mondo. Ma preferiamo continuare a dormire o andarcene via. Non so se torni qui spesso o non ci sei più tornato, ma la maggioranza dei tuoi ex connazionali è precaria e con uno stipendio di 1000 euro al mese.Le case sono inaccessibili e il costo della vita è raddoppiato.Molti giovani sono costretti a restarci in Italia e mi girano le balle quando sento molti che dicono che vogliono andarsene via,ma quando ce la daremo una mossa tutti quanti in questo paese?Stiamo aspettando che se ne vadano tutti quanti prima che coli tutto a picco?

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  10. Nulla contro i creatori ed elaboratori della "tecnica" "marketing strategy"! :)
    Nulla contro il marketing...anche se mi sembra una sorta di disillusione...dove tutto diviene strategico, finalizzato al business; anche la cura del customers ha come obiettivo il guadagno...Ovviamente, da un punto di vista del profitto e' giusto che sia cosi, anche se mi dispiace un po' e mi rendo conto che nulla parte dal cuore...e' tutto studiato e celebrale...
    Ma, probabilmente, anche questo e' il bello dell'america...business is business...come direbbe qualcuno! :-)

    Lolly

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  11. Il Berkeley Bowl! Sogno sempre di andarci! Ma come faccio, senza macchina? Quando torno prendo la Zipcar, giuro!

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