martedì 17 marzo 2009

l'America in saldo

Dopo tempo immemorabile torno a scrivere sul blog. Vi ricordate di me, si'?
Sto lavorando intensamente in ufficio per un evento che mi portera' ad Orlando in Florida ad Aprile. E soprattutto sono immerso nei lavori per la casa. Come sa chi ha vissuto l'esperienza di ristrutturare una casa, si vive nella costante angoscia del muratore che improvvisa esclama :"ahi questo non va bene, non va per nulla bene". Ormai in base a quanto scuotono la testa nell'esclamare che una cosa non va bene so dire ad occhio a quanto ammontera' il danno inatteso. Testa scossa una volta sola e si tratta di mille dollari, testa scossa indefinitamente con l'aggiunta di misteriose ed oscure litanie tipo "dovevano usare il legno del Volga anziche' della Slavonia", e potete stare certi che il conto e' oltre le quattromila cucuzze.
Ma non e' di questo che volevo scrivervi, ma dell'esperienza surreale di entrare nei negozi che vendono materiali per l'edilizia o per la ristrutturazione di casa, dove il panorama appare dapprima entusiasmante per il compratore per poi assumere un vago sapore felliniano da Amarcord.
La principale catena di questo genere di negozi e' Homedepot (simile al Castorama per intenderci) che sta chiudendo un quisquiliardo di esercizi. Ed i negozi che chiudono svendono tutto comprese le scaffalature. Per carita' si fanno ottimi affari, ma alla lunga e' deprimente che tutto sia sempre in saldo. Non c'e' gusto e non e' sportivo. Ed in mezzo a questa orgia di cartelli di sconti con cifre enormi (nei cartelli e nelle cifre) un solo uomo si aggira impavido per i corridoi. E' un emigrante italiano che tutti i commessi di Homedepot venerano come una leggenda vivente (e di cui qualcuno mette in dubbio l'esistenza). Vi sono leggende pazzesche su quest'uomo; la piu' curiosa vuole che in realta' sia uno scagnozzo di Obama che maschera in questo modo il bail out per Homedepot. Si mormora che la sua carta di credito sia addirittura consunta ai bordi per via dell'abbondante utilizzo nelle macchinette POS.
Spero che questa recessione finisca, lo spero proprio, non so se io e la carta di credito ce la facciamo a sostenere l'economia ancora per tanto.

4 commenti:

  1. ciao Emigrante (qual è il tuo nome?)
    è davvero tanto pessima l'economia in CA (e/o USA)?
    Ti prego non rispordermi con un si! Sai alla mattina mi alzo e guardo fuori dalla finestra: vedo un'Italia orripilante e mi rincuoro dicendo "meno male che ci sono gli USA". So che probabilmente non è vero ma io ho BISOGNO di rifugiarmi in questo pensiero! :-|
    Dam

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  2. buon lavoro/ divertimento allora. e pensa alla florida se sei in crisi. ps. malgrado acciacchi squalifiche e casini vari noi nerazzurri siamo ancora primi eh!!!

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  3. Dam,
    benevenuto sul sito. La situazione e' davvero pesante ma tutti sanno che e' temporanea. E lo spirito degli americani e' incredibile. Non si abbattono. Chiamami pure Emigrante, non la considero un'offesa :-). Ho visto sul tuo sito che sei un informatico, praticamente un collega. have fun

    Fabio
    Orlando in effetti non e' male. Sai che stavolta sono meno deluso dalla sconfitta agli ottavi?
    In fondo abbiamo giocato alla pari contro i migliori

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  4. @emigrante
    grazie per il benvenuto, ma sono io a ringraziare te per il tuo sito. Lo sto leggendo tutto (letteralmente) [si, te lo sto sgualcendo tutto, non avrai solo i bordi della carta di credito consunti, pure il blog!], quindi presto ti annoierò a morte con i miei commenti :-)

    happy hacking ;-)

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