martedì 24 maggio 2011

Cretini!

l'Italia e' un paese di emigranti. E ve lo dice un  esperto. Milioni (50 o piu') si trovano all'estero e piu' o meno periodicamente tornano. L'Italia e' una meta di turismo. A milioni da ogni luogo sulla terra ogni anno ci atterrano o meditano di venirci.
L'Italia e' un paese di cretini che si credono furbissimi.
Uno direbbe che date le premesse, per una compagnia aerea italiana sarebbe a "piece of cake" essere un vettore globale che trasporta milioni di visitatori diretti in Italia
Invece l'Italia ha Alitalia, una compagnia storicamente "magnona" ed inefficiente in mano alla politica ed al sindacato (e non so chi sia stato peggio),  o ultimamente a ladri di grossa cilindrata. L'Alitalia e' ormai una compagnia irrilevante sulle rotte europee o intercontinentali. E' oggi in mano ad un tizio che gravita nel sottobosco politico specializzato nello svuotare le compagnie ex statali per poi ammollarle a qualche compagnia straniera.
L'aeroporto internazionale di Malpensa anni fa fu costruito ed inaugurato (Ottobre 1998, lo so perche' ci rimasi bloccato aspettando per ore le valige) per competere come hub Alitalia globale. Milano e' una citta' internazionale con necessita' di raggiungere i mercati globali, si pensava giustamente, quindi serve un aeroporto internazionale.
Dal 2008 e' stato abbandonato da Alitalia ed in questi giorni pure da Lufthansa.
Ogni volte che ci atterro (proveniente da Parigi o dalla Germania) mi intristisco a vedere parcheggiati in quegli spazi  enormi, pochi  aerei per lo piu' scalcagnati,  di oscure compagnie dell'Est Europa o del medio oriente.  Miliardi di euro buttati come niente, e nessuno che si indigni.
Questo pistolotto  per dirvi che ho quasi finito.
Voster semper Voster
UnoCheSiCredeFurbissimo Emigrante

2 commenti:

  1. Beh, almeno quando tornerò in Italia con Lufthansa (la più comoda da qui, perchè fa scalo a Francoforte) mi porterà a Linate, piccolo, ma decisamente più comodo!

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  2. Da un italiano che si crede furbissimo ed infatti non lo è dico che hai perlomeno ragione. Ma oramai in Italia non ci si indigna, non lo si fa più perchè il numero di volte che dovremo indignarci per una qualche ingiustizia (malasanità, malagiustizia-passami il termine-, soldi pubblici sprecati)sarebbe inversamente proporzionale al numero di capelli che ha in testa Claudio Bisio, con tutto il rispetto per quest'ultimo!

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