Attendo il primo di una serie infinita di voli che mi porteranno a casa.
L'Italia sa sempre sorprendere, in coda al check in ho scambiato 4 chiacchiere con Felice Gimondi. Per chi non lo conoscesse e' stato un ciclista mito negli anni '70. Ai tempi se uno in bicicletta ci dava dentro era matematico che si beccasse un "vai Gimondi che sei solo".
Poi l'Italia ti sorprende quando a Linate si accede ai gate di imbarco solo passando attraverso il negozio del duty free shop.
Che mazzetta avra' pagato il gestore per questo privilegio?
Mi chiedo quando sposteranno il controllo dogana in un pizzicagnolo.
Passo e chiudo dall'Europa.
Voster semper voster
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
"Welcome back home, Mr. Emigrante"
RispondiEliminaBuon ritorno a casa. :)
Waaaaaa, che bello torni a casaaaa!!! Buon viaggio!
RispondiElimina(Me la sono chiesta anche io, questa cosa del Duty Free...)
INVIDIAAAA!!! Ciao Emigrante, buon rientro a casa!
RispondiEliminalucky you emigrant!
RispondiEliminaSaluti, dall'italia!
Grazie a tutti
RispondiElimina