Questo post doveva in origine essere in realtà due; uno sul Brasile l'altro su Dubai, ma sono pigro e li ho accorpati.
Brasile
La scorsa settima ero in Brasile, a San Paolo. Ma in realtà' e' come se fossi stato a Palermo!
Mi spiego; dal primo giorno che sono arrivato la conversazione con i simpatici brasiliani ad un certo punto immancabilmente arrivava al grande problema del Brasile ed in special modo di San Paolo, e che voi avrete gia' capito; IL TRAFFICO. Insomma se avete visto il film "Jonny Stecchino" vi ricorderete dell'avvocato e del problema della Sicilia. Uguale!
La domanda 'esca ' era sempre la stessa: " Emigrante, a che ora hai il volo di ritorno ?". A cui immancabilmente seguiva la chiosa " no, perché dal tuo albergo per l'aeroporto devi stimare almeno 4 ore visto il traffico". In realtà' in meno di due ore poi me la sono cavata, ma il traffico a San Paolo è davvero folle.
In Brasile tutti hanno un avo siciliano. Mi è venuto il dubbio che fosse sempre lo stesso siculo che si e' divertito parecchio.
Dubai
A Dubai invece ci sono stato tre settimane fa, ed è esattamente come ve la immaginate; una improbabile accozzaglia di grattacieli nord americani nel deserto con eccessi tipici degli arabi ricchi, che quando sono tanto ricchi sono anche tanto tamarri. Questo sarebbe il mio giudizio definitivo e nulla vi sarebbe da aggiungere se non vi fosse un aspetto che non avevo mai colto; la macchina della propaganda di Dubai.
Dubai si affida ad una agenzia internazionale di pubbliche relazioni che ne cura l'immagine internazionale. Questa agenzia fa apparire in confronto la propaganda del terzo Reich di Joseph Goebbels come equilibrata e piuttosto obiettiva.
Dal momento che salirete su uno degli aerei Emirates (dal costo incredibilmente contenuto da San Fran , anche in Business o First Class) ed accenderete il sistema di intrattenimento di bordo, o vi azzarderete a leggere uno dei magazine di bordo, verrete esposti alla macchina della propaganda Dubaina, ed ogni scusa e' buona, mettono perfino interruzioni forzose nei film.
Queste alcune delle incredibili fregnacce che Emirates voleva tanto che io credessi su Dubai:
- Hanno l'attrazione turistica più' visitata ed ambita del mondo ; il mall di Dubai! Si, proprio quello dove dentro c'e' una pista per sciare. Ora, io non ho visto code all'ingresso ed il parcheggio del mall sembrava vuoto. Il mall deve evidentemente essere dotato del teletrasporto (inventato a Dubai).
- La città non dipende per nulla dal petrolio ma deve tutta la sua ricchezza e l'impetuoso sviluppo immobiliare al...Telepass! Un dotto britannico (prezzolato) spiegava che ogni giorno centinaia di auto passano dal Telepass locale per recarsi in centro. E questo spiegava la ricchezza della Citta', non il petrolio.
- Hanno le migliori università al mondo, quelle americane hanno ivi campus non già per giovarsi delle profonde tasche dei turbantedotati, ma per l'eccellenza accademica della città. Sempre il dotto britannico pontificava che chiunque al mondo sogna di trasferirsi a Dubai per studiare.
- Emirates può permettersi di cambiare ogni due anni l'intera flotta di aerei non perché di proprietà dei petroliferi emiri, ma per via..del Telepass (ma quanto cazzo costano le autostrade a Dubai?)
- Lo stile di vita di Dubai e' cosmopolita, liberale ed ammirato e ne fa una meta ambita di ogni abitante della terra (naturalmente era il solito britannico a spiegarlo). Si', potrebbero mettervi a morte o in galera se vi scambiaste effusioni in pubblico o foste infedeli al coniuge, ma immagino che le pietre con cui vi lapiderebbero sarebbero indolori. O anzi gradite!
Voster semper Voster
ChePensaDiAprireUnaSuaPostazioneTelepass Emigrante
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Dubai è l'Apoteosi del tamarrismo
RispondiEliminaIo da ingegnere civile dovrei ammirare la grande mole ingegneristica applicata per costruire quegli scempi giganteschi, invece non mi fa effetto niente! :)