"Dicono che la cosa peggiore per un viaggiatore sia svegliarsi nel cuore della notte, al buio, e non sapere dove si trovi. E' vero, posso confermalo; per due lunghi minuti di terrore puro ho ignorato dove fossi (Europa, America? Ma dove? ) e dove fosse l'interruttore per accendere una fottutissima luce."
Questa settimana ero a Miami, una città che detestavo ferocemente, avendone confuso come sineddoche - Miami Beach - per l'intera città. Mentre Miami Beach è cafona, turisticamente sgrausa ed eccessiva, Miami non esito a definirla felix.
I sud americani che la popolano sono istruiti, hanno lavori di concetto in multinazionali che qui hanno i quartier generali per l'America Latina. Miami è infatti il miglior posto per volare in tutti i paesi sud americani, ha un clima umido e tropicale (puah), ed il costo degli immobili è più ragionevole di molte delle capitali sud americane.
La sera, frotte di vitali giovani ben vestiti di lingua spagnola, popolano i divertenti locali alla moda della zona di Brickell station della metrò leggera (che è gratis). Copiosi sono i ristoranti italiani, con ottimo cibo per nulla fasullo (per la Pizza, "Piola" è la mia raccomandazione)
L'inglese è completamente bandito, soccombendo allo spagnolo ed al portoghese.
Miami è in pieno boom economico, eleganti grattacieli si ergono veloci nel centro e sul lungomare, e massicci investimenti dello stato in infrastrutture ne alimentano la crescita.
Mi sono trovato per caso a correre la "Miami Corporate Run", una gara di 5 km, le cui iscrizioni erano aperte alle sole corporate. Piu' di 20 mila persone in coda a correre sotto un sole che batteva forte anche alle 6 e 45 del pomeriggio sulle cucuzze dei partecipanti, ed un'umidità in cui potevi provare a nuotarci invece che correre.
Miriadi di sud americani in forma hanno però dovuto soccombere alla furia podistica dell'Emigrante, che con un solido tempo di 23 Minuti netti ha ben difeso l'onore nazionale.
Scusa Miami, sei umida da essere insopportabile, ma non sei cafona e pacchiana come Miami Beach lascia intendere. Se tu avessi 70% in meno di umidità, fossi colta e libera come San Fran, con la gentilezza e la compostezza degli abitanti della Bay Area, e la sua raffinatezza, ci potrei anche vivere.
Ma domani si torna nella Baia.
Voster semper Voster
OrgogliosamenteCaliforniano Emigrante
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Non sono stata a Miami Beach perchè dopo aver scoperto le spiagge di Key Biscayne non ho fatto che tornare lì, giorno dopo giorno... un paradiso in terra, e a 15 minuti dalla città!
RispondiEliminaSinceramente? San Francisco è proprio bella e io la adoro, ma mi manca quel bel caldo della Florida come anche la possibilità di tuffarsi a marzo in un mare limpido e caldissimo!!
Terrò presente emigrans perchè anche Miami è nella mia lista
RispondiEliminaps. si in sto periodo ho una voglia immensa di tornare a viaggiare, se poi è come te che lo fai per lavoro beh sarebbe un sogno !
-luca
Io me l'immagino abbastanza trash nel complesso, ma evidentemente è appunto Miami Beach la colpevole.
RispondiEliminaOddio, anche l'afa e' un deterrente forte per me, però due belle spiagge dove arenarsi al sole fanno gola.
Dello spagnolo sapevo, il portoghese parlato laggiù è una novità!
Io per il momento non ho una bella immagine di Miami, anche se dei nostri parenti continuano a dirci di spostarci li. L'ho trovata troppo caotica, troppo traffico, difficoltà nel trovare parcheggio, io sono più per la vita tranquilla ;)
RispondiEliminaio avessi la possibilità mi sposterei immediatamente la. si forse avendo 23 anni lo stile di vita è diverso però vedendo come me la passo qui in italia (sono in una fase di transizione non proprio felice) se avessi anche un briciolo di contatto sarei già andato.
Eliminapoi son gusti :) (e soprattutto scelte)
-luca
La parte in cui ci si sveglia sgomenti... ah, non vedo l'ora di riprovarla. :)
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