Dovevano essere passate le due del mattino e mi sono svegliato madido di sudore, ancora con quel grido in testa;
Stefano, Stefano, ODDIO STEFANO
Era un Sabato di Ottobre di piu' di dodici anni fa, di quelle giornate in cui la Liguria da' il meglio di se, grazie al suo sole splendente.
Avevo lasciato presto nel mattino Milano e la sua nebbia pesante che schiaccia ogni speranza o allegria, e per le 9 ero gia' sul porto di Santa Margherita Ligure.
Mi cambiai al diving velocemente, pronto per uscire in barca con gli amici del centro immersioni.
Tutto come al solito, un immersione abbastanza profonda, con qualche minuto di decompressione comandata dal mio computer subacqueo Aladin Airx.
Esco dall'acqua che ho fame, non vedo l'ora di essere in porto. Ci arriviamo dopo un'oretta.
All'attracco un amico co- socio del diving mi dice di aspettare prima di scendere dal gommone.
Quanto tutti gli altri sub furono sbarcati si avvicino' e con tono preoccupato disse a me ed al dive master: " dall'altra barca fuori, due sub non sono usciti dall'acqua. E' passata piu' di un'ora".
Ripartiamo verso il luogo in cui i due sub non sono emersi, pensando a quella dannata grotta che vi e' in quel punto , che da -12 sale fino a -5 metri, facile tranne quando c'e' la marea.
Perche' quado c'e' la marea quella grotta diventa un incubo, una specie di sifone naturale con una corrente fortissima pericolosa in uno spazio stretto.
Arrivati sul punto ci immergiamo ed entriamo nella grotta e qualche minuto dopo li troviamo uno a poca distanza dall'altro.
Riusciamo a trascinarli fuori, uno alla volta ed a portarli sulla barca della Capitaneria di porto giunta nel frattempo. Provano a rianimarli, gli togliamo il gruppo delle bombole, ma e' inutile.
Torniamo in porto, io sono sulla vedetta della capitaneria, ed all'ingresso del porto una ragazza osserva la barca, ha in mano una videocamera.
La lascia cadere e comincia ad urlare, a decine di metri la sento urlare come se l'avesse fatto nelle mie orecchie : Stefano, Stefano, ODDIO STEFANO.
Scendo dalla barca e vado in bagno a pisciare. E cancello qualche lacrima che mi riga il volto.
Avessi potuto avrei cancellato allo stesso modo quell'urlo dalla testa che da dodici anni mi perseguita.
Voster semper Voster
giovedì 17 gennaio 2013
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Oddio, non riesco a fermare i brividi...
RispondiEliminaSpero si siano fermati alla fine
EliminaBrividi anche per me... :(
RispondiEliminaeh..
EliminaChe storia terribile Emigrante. Ho i brividi.
RispondiEliminaGiovanni, Firenze
Gia'
Elimina:-(
RispondiElimina[certe cose sono proprio difficili da cancellare :-( ]
Veramente difficili, si'
Elimina:((
RispondiEliminavalescrive
Eh
Eliminami dispiace davvero tanto , sono quelle cose che ti lasciano gli incubi anche a molta distanza di tempo :(((((
RispondiElimina-luca
Si', e' cosi'
EliminaCaro Emigrante, mi sembra di averlo udito anch'io quel grido di terrore.
RispondiEliminaUn pensiero a Stefano e a quella ragazza in attesa con la videocamera.
E...non so, vorrei tanto sapertelo cancellare anch'io almeno un po' quell'urlo dalla testa.
Non e' facile..
EliminaNo ti leggo più. Mi hai rovinato la giornata.
RispondiEliminaBasta che non mi chiedi indietro i soldi dell'abbonamento, eh?
EliminaMamma mia che roba brutta!
RispondiEliminaeh!
EliminaMamma mia, che angoscia. Povera ragazza.
RispondiEliminaSi', molto angosciante
EliminaSicuramente farà sempre parte della tua vita, ma non dimenticare che hai compiuto un gesto eroico tornando indietro ed immergendoti nuovamente per salvare delle vite.....non tutti lo avrebbero fatto.
RispondiEliminasi fiero di questo