martedì 21 giugno 2011

Se

Una famigliola sulla spiaggia. Due bambini, lei e' bassa e bionda ossigenata. Si esprime per lo piu' in dialetto. Lui e' anonimo, soddisfatto della sua macchina a rate e dell'impiego sicuro in banca. Si esprime per lo piu' in dialetto e con i conoscenti che incrocia sulla battigia scherza e discute con competenza di calcio. L'uomo e la donna a volte discutono se la pizza sia piu' saporita al Gambero Rosso oppure al Lido Degli Scogli.
Hanno una vita prevedibile, se ritornassi l'anno prossimo li ritroverei qui impegnati nelle stesse conversazioni. La societa' globale non esiste per loro.
Sarei potuto essere quell'uomo, e quella essere la mia vita, mi chiedo.
Voster semper Voster

11 commenti:

  1. deprimente..
    Tipico del sud, restano così per tutta la vita, i miei vecchi amici sono tutti così, sempre stessa spiaggia, sempre stessa gente, sempre stessa pizzeria sempre stessi posti, e sempre stesse chiacchiere.Non si cambia di una virgola, mai, non si accorgono neanche che sono vecchi ormai ...ma a loro piace così. Anche per questo me ne sono scappata :)

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  2. SIAMO CIO' CHE SCEGLIAMO DI ESSERE ANCHE SE SPESO LA VITA CI FRACASSA I MAROON!

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  3. ....chissà chi vive meglio! Beato.....colui che snobba le realtà crude perchè le ignora.....e vive di semplici discussione di pizze, godendosi a pieno ciò che ha! Bella l'intraprendenza, la voglia di sapere, di fare, di spostare le montagne......di rendersi conto in modo straziante e disperato che quando ti senti invincibile, ad un tratto ti rendi conto che ad alcune cose non hai rimedio....e li realizzi tutto d'un fiato quanto siano fortunati coloro che "ignorano".....sì, se avessi fatto alcune scelte differenti, saresti probabilmente di fianco a quella coppia a paralargli in dialetto e non a Frisco con lo slang!!! :-)))

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  4. Io prenderei tutti noi terroni, uno per uno, e li porterei a Milano per due anni (per prepararli allo shock culturale). Poi in America per altri due anni, e poi li farei tornare al sud. Vedi poi che razza di Mezzogiorno viene su...

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  5. Sono cresciuta con due nonni operai, stessa spiaggia, stesso mare dagli anni 50 fino a quando mia nonna era in vita.
    Ti confesso che un po' mi manca il calore e la sicurezza in cui mi crogiolavo con loro, il rivedere gli "amici del mare" con cui mi sentivo a casa e a cui pensavo per l'intero anno scolastico.
    Con i miei nonni ho passato le più belle estati, scandite da fette di anguria, gamberetti e zucchine fritte della nonna. Il mercato del giovedì mattina, le feste sulla spiaggia. E' un dolce ricordo che mi scalda il cuore. Sono felice delle scelte che ho fatto, ma in certi momenti, quando mi sento persa, ripenso a quei momenti con nostalgia.

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  6. Eh eh...è tipico, capita di vederli un pò in giro per il bel paese ed è tipico con mia moglie scherzare dicendo: "Vedi quella è la fine che faremo noi se da qui non ce ne andiamo...e in fretta!"...ma poi penso che per loro questa è la realtà delle cose, non conoscono altro e non sono curiosi di conoscere altro...sono "felici"...e per noi che sospiriamo agognando di emigrare rimane l'amarezza di "sapere troppo"...

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  7. che tristezza la gente che usa il termine terrone.

    Comunque credo che ognuno faccia la vita che preferisce. A me stessa spiaggia stesso mare fa stare male, ad altri rassicura.

    La tua vita non sarebbe mai stata cosi' perche' non sei cosi'.

    valescrive

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  8. ...non sò...ogni tanto penso che starei molto meglio a star negli stessi posti anno dopo anno, avere il lavoro fisso e una casetta e il mutuo x 50 anni..soffriremo sempre noi che siamo sempre alla ricerca di qualcosa...ora vivo in Australia e comunque mi sento quel terremotino nello stomaco...uffa. :) buona giornata.
    Alice

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  9. Credo di essermi ricevuto una frecciatina, ma ci tengo a dire che per me essere figlio di contadini è un vanto. Non mi mette tristezza affatto!
    Ma questa è un'altra storia...

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  10. magari con loro la vita è stata clemente...non li ha lasciati così insoddisfatti da dover cercare qualcosa di diverso dalla loro semplice realtà...e non è poco...

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  11. Non necessariamente quelli che non sentono la necessità di spostarsi o di cambiar vita sono più stupidi o "sanno meno" (commento un pò infelice). Io mi interesso..viaggio..leggo...discuto...vivo...eppure parlo dialetto se posso e talvolta il pensiero di avere i "miei" posti mi rassicura... Ho valutato a lungo l'opportunità di fare una vita diversa, sentendola dentro, ma alla fine gli affetti, le abitudini..mi fanno tranquillamente restare e capire che sarei più infelice nell'essere là fuori a cercare qualcosa che in fondo non c'è (o che forse c'è...ed è ovunque).
    E non mi sento ignorante per questo.

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