Da ateo, che il Papa venga in America non me ne potrebbe impippare di meno. Per me è esattamente come se Porfidio Riberossi, bello come il sole, arrivasse in visita. Vi chiederete chi minchia sia Porfidio Ribarossi; non lo so, appunto.
Ma quello che mi interessa è il significato storico della dialettica di questo nuovo (anti) Papa, specie quando confrontato con quella del "tedesco". Teologicamente è il piu' grande scontro filosofico dall'ultimo dibattito che monopolizzo' la Chiesa nel Medioevo (Gesù possedeva l'abito che indossava? E' dunque legittima la proprietà privata?).
Papa Bergoglio è chiaramente un relativista morale. Egli assume che la società occidentale sia superiore, quindi chiamata a standard morali più elevati. Esempi di pensiero relativista:
I musulmani sparano ed uccidono in un giornale satirico a Parigi? E' colpa nostra che non rispettiamo i nostri elevati obblighi morali ed insultiamo l'Islam.
I tagliagole dell'ISIS uccidono cristiani come le mosche? Nessuno di noi occidentali si muove per salvarli.
Papa Benedetto da filosofo dotato di rigore metodologico era (è) assolutamente l'antitesi del relativismo morale. Per Egli Il sistema morale esiste, è granitico, non dipende dall'individuo, dal luogo, dalla società o dalle circostanze o convenienze. E' in questo senso antico, ove invece Papa Francesco è perfetto per questa società in cui il pensiero debole domina, ove per convenienza o codardia non esistono più assoluti ma un generico buonismo mediatico dalla forte connotazione ipocrita.
E questo è tutto ciò che ho voglia di scrivere sul relativismo morale.
Voster semper Voster
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Benedetto ha una formazione agostiniana.
RispondiEliminaSi', ci ha scritto la tesi di laurea su S. Agostino. E ne condivide il rigore, ma di certo non la spontaneità e la comprensione umana.
RispondiEliminaAnche Agostino in vecchiaia abbondo'nel rigorismo perfino contro se stesso.
RispondiEliminaEppure nella sua brillante filosofia io vi ho sempre trovato comprensione umana.
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