martedì 12 maggio 2020

Mi dispiace solo di una cosa di essere espatriato nel 2007

Considerando l'insopportabile paternalismo ideologico del premier italiano, dei governatori delle regioni, dei sindaci delle principali città italiane.

Vagliato il terrorizzante nuovo ed esteso potere sulle attività economiche di enti dalla  burocrazia kafkiana come l'Inail o l'Inps.

Constatato l'incredibile ed anacronistico razzismo italico.

Osservato l'ossequio al political correct,  ai totem della sinistra ed al panciofichismo  che pervade l'odierna società italica (ogni riferimento al caso Aisha Romano è voluto).

Annotata lo diseguaglianza di trattamento dello stato tra chi impunemente si assembra in piazza  per il 25 Aprile, i migranti che hanno ipso facto il diritto di  raduno con e senza mascherina, e chi invece  imprenditore protesta per riaprire l'attività.

Ebbene tutto considerato, l'unica cosa che mi spiace e che sono già espatriato e non lo posso quindi rifare.

E cazzo!

Voster semper Voster

7 commenti:

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