Se sarete così pazienti da leggere fino in fondo questo post, vi narrerò una piccolissima storia londinese. Ed a noi che ce ne cala della storia direte voi? Nulla dico io, ma siete sul mio blog e decido io, quindi 'nun ce rompete'!
Ebbene sì arrivai sano e salvo nella contea di Surrey (periferia londinese), e se normalmente dormo pochissimo, quando ho il jet lag sono sostanzialmente insonne.
Ed infatti stamattina alle 4 del mattino ero fuori a correre, sfidando la sospettosità delle vecchie surreitane (Eh? ho coniato il termine "surreitane"?) indecise, alla vista di un elegante e bellissimo corridore mattutino, se prenderlo ad ombrellate o offrirgli del Te'.
Declinate le numerose offerte di Te' e schivate la maggior parte delle ombrellate, osservavo di corsa questo villaggetto del Surrey che mi ospita.
Fatemi generalizzare ed estendere le osservazioni a tutta la periferia Londinese (il paragone è con la East Bay di San Francisco dove vivo):
- Fa molto meno freddo al mattino che in Nord California
- E' umidissimo e piovoso
- La vegetazione è marroncina (anche se piove un sacco) fatto salvo per i prati
- Le case upper middle class sono molto meno belle e curate
- Tutti hanno almeno una macchina di lusso tedesca
- Le case sono di mattoni rossi
- Pochi rispettano i limiti di velocità
- Vi è l'illuminazione pubblica
- Vi è il servizio pubblico di Bus e Ferrovia
- Le vecchie hanno nodosi bastoni come manici degli ombrelli, che tendono a darli sul groppone agli eleganti (sebbene bellissimi) corridori mattutini.
E siccome siete arrivati fin qui, eccovi la storia londinese:
Vi porto indietro nel tempo, siamo a Londra nell'Aprile 2007, una giornata di sole pallido ed inconsistente che tuttavia rende corretta la brezza frizzante che si leva dal Tamigi.
In una stanza di albergo la Tv è accesa sulla Maratona, ed un tizio è completamente vestito su un letto a guardarla. Alla partenza della gara il tizio si alza con qualche difficoltà e spegne la Tv, e va al balcone da cui scorge il Tamigi. Sembra quasi che pianga. Si era preparato per mesi a quella maratona per cui si era qualificato, sognava di correrne veloce ancora una. Ma una settima prima il dottore aveva emesso la sentenza:" Sindrome del piriforme". Una specie di sciatica ma ancora piu' dolorosa e debilitante.
Non avrebbe mai più corso una maratona, almeno non sotto le 2 ore e 50, e lo sapeva. Tutto sommato chiunque si alleni la mattina presto lo fa per una sola ragione; non essere raggiunto dai 40 anni (o dai 50 anni). Ma Il reo tempo l'aveva raggiunto alla fine, e questo faceva schifo.
Voster semper Voster